di Francesco Bellante06 settembre 2020PENNE. Penne perde un suo rappresentante nel mondo. Lo perde anche l’Abruzzo. Ieri a 87 anni si è spento Lucio Marcotullio, politico, imprenditore lungimirante e amministratore delegato di Brioni per mezzo secolo. Uomo di grande fede e cultura, lascia la moglie Maria, le figlie Beatrice e Lisa e diversi nipoti.
Per la comunità di Penne Marcotullio è stato una colonna, un motivo di vanto e di orgoglio. È stato anche sindaco del Comune della provincia di Pescara per ben due legislature, dal giugno del 1993 al 2001. Ieri dalle ore 15 è stata allestita la camera ardente nella chiesa della Santissima Annunziata in corso Alessandrini e in tantissimi sono andati a fargli visita. Questa mattina, alle 10, sempre all’Annunziata, si terrà invece il rito funebre in forma privata.
LA STORIA Nato il 3 luglio del 1933 a Penne, dopo aver terminato gli studi all’istituto tecnico Guglielmo Marconi, diplomandosi con il massimo dei voti, Marcotullio ottiene un borsa di studio che gli consente di iscriversi e frequentare l’università La Sapienza di Roma, dove nel ’57 si laurea in Economia.
Appena laureato, tramite concorso, ottiene la cattedra da insegnante di economia aziendale all’istituto Tito Acerbo di Pescara, nel quale insegna per un biennio. Nel ’59 arriva il trasferimento all’istituto tecnico Guglielmo Marconi di Penne, dove insegna fino alla pensione. Accanto alla carriera da professore, Marcotullio emerge come fuoriclasse dell’imprenditoria sartoriale.
L’INTUIZIONE BRIONI A fine 1959 sostiene con forza l’idea di un altro grande pennese, Nazareno Fonticoli, amico di famiglia, imprenditore e sarto affermato, contitolare insieme a Gaetano Savini del prestigioso atelier Brioni a Roma. Proprio dall’incontro delle mani sapienti di Fonticoli e della lungimirante visione del professor Marcotullio nasce nel 1961 lo stabilimento Brioni di Penne.
Un maestro tagliatore e un giovane professore innamorato dell’impresa e della propria città, accomunati da una doppia volontà: salvare il patrimonio secolare delle sartorie artigianali e trovare una soluzione per arginare lo spopolamento dell’area vestina. Da lì in poi il mito Brioni nel mondo.
Nel 1997 costituisce e presiede la Fondazione Nazareno Fonticoli, con sede a Penne, per aiutare i giovani da avviare al lavoro e per valorizzare e tutelare le bellezze e la storia di Penne. Nel 1999, a Palazzo del Quirinale a Roma, riceve l’onorificenza di Cavaliere del lavoro. Nel 2000 costituisce la Fondazione ForModa che organizza, fra l’altro, un master universitario internazionale in economia e gestione della moda annuale per laureati.
BINOMIO POLITICA-CULTURA Oltre a due legislature da primo cittadino di Penne, Lucio Marcotullio è stato anche vicino alla poltrona di presidente della Regione Abruzzo. Nel 1995 avrebbe potuto essere il candidato presidente della coalizione sotto il simbolo dell’Ulivo, salvo poi rifiutare per via dei suoi tanti impegni lavorativi e lasciare spazio ad Antonio Falconio.
Politico lungimirante, Marcotullio è stato anche un promotore della cultura a Penne e in tutto l’Abruzzo. Ha sempre sostenuto e dato manforte al Premio Penne, ma soprattutto è stato un esempio di difesa della pennesità nel mondo.
Era terziario francescano, frequentava la famiglia dei Cappuccini di Penne, e nella sua vita ha fatto tanta beneficenza. Le sue scelte da imprenditore e politico hanno segnato un’epoca.
IL CORDOGLIO DI PENNE«Il mio primo incontro con lui è stato il giorno della posa della prima pietra dello stabilimento Roman Style a Penne», racconta l’amico e collega politico Paolo Fornarola, «conservo la foto, ero un bambino, ma Nazareno Fonticoli, non ricordo come, mi portò con lui. Dopo tanti anni ci siamo ritrovati per condividere la responsabilità di amministrare la nostra comunità». «Proprio venerdì sera», prosegue Fornarola, «ho partecipato a una iniziativa della Fondazione Formoda, altra sua creatura, e il pensiero già correva al suo letto di ospedale. Il suo sconfinato amore per Penne ha guidato ogni sua scelta, la sua intensa capacità lavorativa gli ha consentito di occuparsi del prossimo fino agli ultimi giorni. Come tutti coloro che sono in vetta è stato oggetto di molti venti, ma la sua fede e la sua personale visione della vita gli hanno consentito di procedere con invidiabile serenità e di affrontare anche l’ultimo tormentato percorso della vita terrena». «Sicuramente la storia, quella ufficiale, in ogni caso si occuperà del professor Marcotullio», conclude Fornarola.
Anche l’attuale assessore al bilancio e alla cultura del Comune di Penne, Gilberto Petrucci, ha voluto ricordare la sua figura. «E’ stato un uomo eccezionale che ha contribuito alla crescita culturale ed economica della città», evidenzia Petrucci, «ho sempre ammirato il suo eccezionale vigore intellettuale, la creatività, la fantasia, la passione civile, la capacità di trascinare ed entusiasmare i giovani. Una persona dalle opinioni nette e decise, mai convenzionali. Rimarranno indelebili i suoi insegnamenti, la sua integrità e il suo amore per l’istituzione. Ai familiari la mia vicinanza».
«Di Marcotullio», ricorda infine l’ex sindaco di Penne Rocco D’Alfonso, «potrebbero essere ricordati tanti aspetti, ugualmente peculiari e significativi: la sua straordinaria generosità, le sue qualità imprenditoriali, il fortissimo legame con Penne e con la sua gente. Voglio ricordarlo soprattutto come intellettuale impegnato nella valorizzazione amministrativa, economica e culturale della sua città. Un impegno sentito e vissuto come una missione al servizio dell’intera collettività».