Entro domani ogni Regione indicherà le strutture adibite alla conservazione dei vaccini anti-Covid, lunedì partirà il bando pubblico per reperire siringhe e aghi da distribuire su scala nazionale, nel mese di dicembre la Pfizer comincerà a portare in Italia i primi lotti delle 3,4 milioni di dosi acquistate da Roma ed entro settembre 2021 potranno vaccinarsi la maggior parte degli italiani intenzionati a farlo. Nella conferenza stampa del giovedì, presso la sede di Invitalia a Roma, il commissario Domenico Arcuri traccia le prime tappe del piano allo studio per quella che difinisce “la più grande campagna di somministrazione di vaccini che si ricordi”.
Si partirà con il vaccino Pfizer-BionTech, il primo ad essere immesso sul mercato, ma nel corso del 2021 ne arriveranno altri con diverse caratteristiche di conservazione e somministrazione. Il vaccino non sarà obbligatorio, ma non è esclusa una qualche forma di ‘patentino di immunità’. Non è ancora chiaro il numero di dosi necessarie, ma Arcuri assicura che “una parte importante della popolazione sarà vaccinata entro il terzo trimestre del 2021”, e aggiunge: “Dobbiamo essere in grado di vaccinare ogni italiano che lo vorrà”. Il prodotto Pfizer consta di due dosi per paziente, da iniettare a distanza di 21 giorni: le 3,4 milioni di fiale saranno dunque a disposizione di 1,7 milioni di persone e la priorità verrà data al personale sanitario, perché più esposto, e successivamente agli anziani, perché più fragili. “Il mio auspicio, che non è una previsione – sottolinea Arcuri – è che la quantità di vaccini che arriverà nel nostro Paese sarà crescente e permetterà nel corso del 2021 la somministrazione su larga scala”.
Pfizer, che produce il vaccino con la tedesca BioNTech, afferma di essere in grado di fornire 50 milioni di dosi entro il 2020 e 1,3 miliardi entro il 2021, dopo il nulla osta delle agenzie di regolamentazione, statunitense prima ed europee poi. Le dosi saranno vendibili solo quando la sperimentazione clinica del vaccino si concluderà con l’approvazione delle agenzie che, considerata la situazione di emergenza, lavorano su tempi rapidi. Il vaccino è stato testato su volontari di età compresa tra i 16 e gli 85 anni e ha evidenziato un’ottima risposta immunitaria già dopo la prima somministrazione. Complessa la conservazione, perché le fiale vanno mantenute ad una temperatura di -75 gradi e possono essere conservate in frigorifero, tra i 2 e gli 8 gradi, per soli cinque giorni prima dell’utilizzo. Proprio per questo sarà l’azienda stessa a occuparsi del trasporto fino ad ognuna delle strutture di stoccaggio indicate dalle Regioni.