Orta di Atella (Caserta) – È il comune più giovane d’Italia, con una età media di 35,3 anni. Orta di Atella, in provincia di Caserta, ha questo primato ormai da qualche anno. L’Istat lo ha confermato attraverso i primi dati del “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni — prima diffusione dei dati definitivi 2018 e 2019”. Un primato che nasce da un veloce e caotico sviluppo urbanistico che ha portato all’aumento della popolazione da 13 mila a circa 30 mila abitanti, in meno di vent’anni. Le case costano poco rispetto ad altre zone e molte giovani coppie negli ultimi anni hanno scelto di vivere qui e di mettere su famiglia.
Ma nel paese che ha dato i natali al pittore Massimo Stanzione, figura di rilievo del Seicento napoletano, si scontano anni di cattiva amministrazione. Il Comune è commissariato per camorra. Le ultime amministrazioni comunali non hanno finito il proprio mandato e l’ex sindaco e consigliere regionale, Angelo Brancaccio, è ancora in carcere. In Municipio adesso ci sono tre commissarie, Francesca Giovanna Buccino, Rosa Maria Falasca e Lucia Guerriero, nominate per gestire l’ente.
«Orta di Atella, un paese di giovani, ma non per giovani», dice una donna sui 40 anni mentre esce dal municipio. «Questo è un paese dormitorio. Non esistono strutture di ritrovo per giovani — aggiunge — se poi si considera che Il palazzetto dello sport è chiuso, il campo sportivo altrettanto e il parco giochi è abbandonato, si capisce meglio il concetto. Senza parlare delle scuole che lasciano molto a desiderare. In qualcuna ci piove e il personale del Comune, non è in grado di assicurare i servizi necessari ai cittadini». «Il paese ha cambiato pelle — dice un uomo che ha appena finito di litigare con un impiegato per il pagamento di tributi — ci sono più “forestieri” che gente di qui. Non è più il mio paese. E poi — arriva a dire — è sempre meglio una cattiva amministrazione che un commissario».
Di tutt’altro parere le tre commissarie che gestiscono l’ente. «Ingeneroso un giudizio del genere — dicono — lavoriamo come forsennate. Come primo atto importante abbiamo annullato il Piano urbanistico che è stato al centro dello scioglimento del consiglio comunale. Ora e ne stiamo predisponendo un altro. Ci siamo attivate per chiedere finanziamenti per il ripristino del campo sportivo che attualmente è sequestrato. Abbiamo chiesto finanziamenti anche per riaprire il palazzetto dello sport e il parco giochi. Per le scuole stiamo provvedendo con altro finanziamento. Ma non è semplice. Il personale è ridotto a 30 unità. Ci servirebbero più assistenti sociali e più vigili urbani. Qui dobbiamo far fronte alle richieste di circa 30 mila cittadini». Da qui l’appello della commissarie proprio ai giovani: «Chiediamo che si impegnino di più per questo paese e non lo abbandonino. Da loro dipende anche la rinascita di questa terra».