“Tra la prossima estate e l’autunno saranno vaccinati tutti gli italiani che lo vorranno” è la promessa del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, che oggi in conferenza stampa ha dato alcuni dettagli sul piano per la campagna di vaccinazione contro il Covid. “Il 27 dicembre ci sarà il vaccine day europeo – ha continuato -, i cittadini cominceranno a vaccinarsi tutti nello stesso momento. Sarà un giorno simbolico, cominceremo col personale sanitario, il personale e gli ospiti nelle Rsa”.
Quanto all’obbligatorietà del vaccino per alcune categorie, il commissario ha precisato: “Non abbiamo idea di quanti aderiranno alla campagna di vaccinazione del personale sanitario. I primissimi dati che ci pervengono ci lasciano confortati. Ci sembra che l’adesione sia al momento più soddisfacente delle aspettative. Io non ho mai detto che il vaccino è obbligatorio. Dico che in Italia è gratuito ma non obbligatorio. Noi dovremo fare di tutto per informare, comunicare e persuadere il massimo numero di italiani possibile a farsi somministrare il vaccino ma non fino al punto da renderlo coercitivo”.
“Le 202 milioni di dosi di vaccino per l’Italia non arriveranno più, come previsto, in 15 mesi ma in 21 mesi perché Sanofi, che doveva darci 40 milioni di dosi nel terzo e quarto trimestre del 2021 ha un ritardo. Arriveranno nel secondo e terzo trimestre del 2022 -, ha precisato Arcuri –
Da 18 ore è stata aperta la possibilità di accogliere le candidature del personale medico e infermieristico. Avevamo chiesto fino a 3.000 medici e 12mila infermieri, finora abbiamo ricevuto 11.282 candidature: 6.381 sono medici, 1.377 infermieri, 224 assistenti sanitari e 3.300 tra medici, infermieri e assistenti sanitari”.
Il commissario ha poi commentato la curva dei contagi: “In un mese e mezzo, grazie alle misure di contenimento, siamo passati da una crescita dei contagi del 66% a una decrescita del 22%. Nelle prossime settimane non dobbiamo pensare solo a passare un buon Natale, ma un Natale buono e responsabile in cui dovremo prenderci cura di noi e dei nostri cari. La curva dei contagi è congelata, ma non ancora appiattita. Sarebbe complicato iniziare la più grande campagna di vaccinazione di massa di sempre in una condizione di recrudescenza della curva dei contagi in una temuta terza ondata”.