L’epidemia da Covid-19 in Italia è in una “fase decrescente ma rallentatata”. Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. D’altronde, aggiunge, la circolazione del virus è ancora forte in tutta Europa.
L’obiettivo, dice Brusaferro, è arrivare a 50 casi ogni 100mila abitanti da raggiungere in una settimana. Oggi siamo a 157 casi. L’Rt, ovvero l’indice di trasmissione del virus, in quasi tutte le regioni è “inferiore a 1 tranne due”. Al Veneto, in cui la tendenza alla maggior diffusione del coronavirus va avanti da qualche settimana, si aggiunge il Molise. Si tratta di un indicatore importante – prosegue il presidente dell’Iss – anche se abbiamo una leggera tendenza alla risalita. Questa settimana l’Rt è a 0.90, la settimana scorsa era a 0.86″. Tra le regioni considerate “instabili” anche il Lazio e la Lombardia dove l’Rt oscilla attorno alla soglia dell’1.

L’identikit dei malati in questa fase della seconda ondata della pandemia si mantiene stabile: “La maggior parte delle persone ricoverate sono di sesso maschile e anziane. Hanno più di 80 anni” spiega Brusaferro.
“Dobbiamo tenere alta l’attenzione, e abbassare l’incidenza” aggiunge Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute: “I ricoveri in terapia intensiva sono ancora sopra la soglia critica”.
Rezza ha chiarito che “la riapertura delle scuole è uno dei primi obiettivi”, ma “c’è sempre stata molta cautela”. Uno dei motivi per cui sono state prese le misure restrittive “è anche quello di prepararsi per cercare di riprendere l’attività didattica in presenza”, ha aggiunto.

“È chiaro che quando si riaprono le scuole non si teme tanto la trasmissione all’interno – ha chiarito – ma si teme il resto perché si rimette in moto tutta una serie di persone che non sono solo studenti e insegnanti. Quindi particolare cura va posta proprio sulle attività extra scolastiche e sul sistema dei trasporti. Bisogna poi sempre valutare a livello territoriale quella che è la situazione epidemiologica”.
E ancora, sulla variante inglese: “La stima dell’aumento della contagiosità della variante inglese è di un +0.4 dell’Rt. Non sembrano esserci effetti sull’efficacia del vaccino e neppure sulla gravità clinica” spiega il direttore.
Infine, sul Natale: “Tutelare le persone anziane, questo è l’appello che mi sento di fare ai cittadini – ha detto Rezza – stasera ci si incontrerà per la cena di Natale e domani si farà altrettanto: limitare il numero di persone è particolarmente importante, Sembrerebbe una cosa banale – ha rilevato – ma più aumenta il numero di aggregazione maggiore è il rischio”.