“Abbiamo deciso di adottare il cosiddetto senso di responsabilità: non apriremo i nostri locali al pubblico”. E’ così che Rino Buonpensiero ristoratore foggiano, lunedì 14 dicembre, ha annunciato la volontà di voler proseguire la sua attività solo con l’asporto e il delivery.

Partita come una decisione solitaria, a cui hanno aderito inizialmente, solo quattro suoi colleghi, in poche ore l’iniziativa è stata sposata da una cinquantina di ristoratori del capoluogo dauno. Tutti accomunati dalla decisione di rimanere chiusi per tutelare la salute dei propri dipendenti e quella dei clienti.

Da martedì 15 dicembre, infatti, 14 comuni della provincia di Foggia passano in zona gialla. Questo provvedimento consente ai bar il servizio ai tavoli, ed ai ristoranti l’apertura al pubblico fino alle 18. E intanto in poche ore il post con cui Buonpensiero ha annunciato la sua decisione è divenuto virale tra titolari di ristoranti, pizzerie e locali notturni tanto da coinvolgere anche le vicine città di Manfredonia e Lucera.

“E’ sotto gli occhi di tutti che qui a Foggia stiamo vivendo una situazione drammatica a livello sanitario, quindi non ce la sentiamo di aprire nuovamente le porte dei nostri ristoranti e poi, tra 10 giorni, richiudere ed avere il virus in casa” – ammette il ristoratore – Preferiamo essere responsabili, preferiamo chiudere”. Buonpensiero tiene anche a precisare che: “non chiediamo nulla né al Governo né alla Regione: il nostro è solo senso di responsabilità”.
Secondo il promotore dell’iniziativa l’apertura a pranzo avrebbe, senza dubbio, dato un po’ di ossigeno alle finanze di tutti, ciò nonostante restano fermi sulla decisione. “Continueremo con l’asporto perché dobbiamo sostenerci: è il minimo – dice – Ma abbiamo una responsabilità nei confronti della salute dei nostri dipendenti, dei nostri figli e di tutta la collettività”, conclude.