L’attore ha confessato di aver mantenuto rapporti poco piacevoli con le colleghe dei film passati. Unica eccezione, Bridget Jones. «Ci scambiamo ancora lunghe email, andiamo molto d’accordo. È una brava persona e ha un talento straordinario»
«Una delle poche attrici con le quali non ho litigato». Hugh Grant, che nei primi due capitoli di Bridget Jones è stato il brillante eppur mediocre Daniel Cleaver, ha detto di essere rimasto in ottimi rapporti con Renée Zellweger. Cosa, questa, che sembra rappresentare un unicum nella vita, personale e professionale, dell’attore. «Renée è una brava persona e ha un talento immenso. Avete visto la sua Judy Garland? Questo significa saper recitare», ha detto Hugh Grant, ospite, in via telematica, di The Jess Cagle Show.
«Adoro Renée», ha poi aggiunto, «È una delle poche attrici con le quali non ho litigato. Andiamo molto d’accordo e ci scambiamo ancora lunghe email. Le sue, in particolare, sono lunghe: settanta pagine, almeno, piene di cose interessanti, ma piuttosto difficili da decifrare», ha poi riso, raccontando di come altre sue colleghe non siano tanto determinate a coltivare un rapporto d’amicizia. «Julianne Moore è un’attrice brillante, ma mi disprezza. Emma Thompson è intelligente, divertente, ma matta come un cavallo. Sandra Bullock è un genio, ma ha troppi cani. Rachel Weisz è bellissima e talentuosa, ma mi detesta. Drew Barrymore temo di averla fatta piangere, ora credo mi odi», ha detto Hugh Grant, le cui co-star sembrano avere buoni motivi per non amarlo.
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