Una storia natalizia che rischiava di far saltare la pace tra Nord e Sud proprio nei giorni in cui tutti dovremmo essere più buoni. Ma da Milano a Napoli arriva la rassicurazione, che potrebbe richiamare le commedie di Eduardo: il presepe ci piace, e non c’è stato nessun rifiuto. E’ l’assessora regionale lombarda Lara Magoni, oggi, a mettere un punto al caso scoppiato questa mattina del presepe tradizionale offerto dalla Regione Campania a diverse altre regioni italiane e che sarebbe stato rifiutato dalla Regione Lombardia e dirottato a Bergamo.

“Ho chiamato l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, non appena mi è stata offerta la meravigliosa opportunità di ospitare in Regione Lombardia il presepe, come omaggio dalla Regione Campania. Un pensiero molto apprezzato, di affetto e di unione, soprattutto dopo un anno tragico come quello che la nostra Italia e la nostra Lombardia hanno vissuto. Urge quindi una precisazione: l’assessore Casucci, con una nota del 7 dicembre scorso inviata a tutti gli assessori al Turismo d’Italia, aveva chiesto agli assessori regionali di potergli indicare dei luoghi a vocazione turistica, nei quali poter destinare i manufatti della tradizione napoletana”.
A quella richiesta, spiega l’assessora al Turismo, Moda e Marketing territoriale in quota Fratelli d’Italia, la Lombardia “dopo aver fatto una verifica di natura tecnica che ha evidenziato come la procedura campana prevedesse un’assegnazione a partire dal 18 dicembre, tempo quindi non utile per un’iniziativa regionale, sono stata io stessa a ringraziare l’assessore Casucci per l’idea, rappresentandogli tutta la questione legata ai tempi stretti. Da assessore lombardo e da bergamasca gli ho poi suggerito di valutare Bergamo per questo meraviglioso dono: abbiamo entrambi convenuto infatti che fosse particolarmente significativo portare nella città simbolo del Covid il presepe, come messaggio di speranza e simbolo di rinascita per la nostra Bergamo”.
Il presepe donato dalla Campania e “rifiutato” dalla Lombardia esposto nel cortile del Comune di Bergamo
“Tant’è vero – conclude Magoni nella sua nota – che proprio oggi l’assessore Casucci mi ha inviato una lettera che recita così: “Il tono cortese della nostra conversazione telefonica escludeva un rifiuto dell’iniziativa assunta dalla Regione Campania per promuoverne le eccellenze artigianali e gli attrattori turistici. La Tua indicazione di Bergamo come sede ideale del presepio napoletano è stata da noi colta attraverso un contatto diretto con la Città e il suo Sindaco, che ha manifestato sincero entusiasmo per l’idea'”. Un omaggio fortemente simbolico che sono felice sia giunto a destinazione portando con sé tutta quella forza, quell’energia e quella passione della quale tutti abbiamo bisogno.
Non sarebbe stato un rifiuto, insomma, ma uno spostamento di sede dovuto a burocrazie e tempi tecnici, sostiene Magoni. Che, in mesi in cui tra i governatori delle due regioni sono volate parole non sempre affettuose, cerca di chiudere la questione con “un grazie sincero e un abbraccio a tutti gli amici campani”.