Molestata all’interno della sala raggi dell’ospedale di Scorrano mentre effettua alcune lastre dopo una caduta in casa. Un tecnico radiologo è indagato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una giovane paziente. Per l’uomo è stato chiesto il rinvio a giudizio dalla pm Giorgia Villa e la Asl ha avviato un procedimento disciplinare alla luce della denuncia presentata dalla paziente: una 31enne residente nel capoluogo salentino.
In caserma la giovane donna ha messo nero su bianco le accuse nei confronti del tecnico radiologo poche ore dopo l’episodio che risale al gennaio scorso. Seguendo la versione di parte (l’unica ricostruzione allo stato degli atti) quella mattina dopo una caduta accidentale in casa la 31enne viene trasportata in ambulanza presso l’ospedale Ignazio Delli Veris di Scorrano per via di alcune contusioni e di una lesione al braccio sinistro. Dopo i primi accertamenti viene trasferita nella sala raggi del reparto di Radiologia dove si sarebbero consumate le molestie.
Il tecnico, di turno quel giorno, cercò subito di tranquillizzare la ragazza facendole qualche domanda personale. Poi le chiese di svestirsi e di rimanere con il petto nudo. E mentre effettuava le prime due lastre avrebbe, secondo la denuncia, iniziato a palpeggiarla. Fino a quando la ragazza si allontanò terrorizzata dalla sala. Chiese aiuto spiegando quanto nella sala raggi senza trovare solidarietà o di collaborazione. “Non è competenza nostra la radiologia” le avrebbe risposto un’infermiera di passaggio in quei momenti. Così poche ore dopo decise di andare dai carabinieri per presentare la denuncia contro il radiologo facendo scattare le indagini.
L’indagato è difeso dall’avvocato Marcello Urso mentre la Asl si costituirà parte civile nell’eventuale apertura di un processo per i danni subìti con l’avvocato di riferimento Alfredo Cacciapaglia.