Potrebbe essere l’unico royal wedding del 2021, quello tra la principessa Mako del Giappone e Kei Komuro, annunciato nel 2017 e già saltato due volte per via dell’opposizione della famiglia di lei. Finalmente il principe Akishino, fratello dell’attuale imperatore Naruhito e prossimo a salire sul trono del Crisantemo, ha dato il suo consenso, nonostante si tratti di un «sì» tiratissimo.
«La Costituzione dice che il matrimonio deve basarsi unicamente sul mutuo consenso dei due partner. Se è questo che vogliono veramente, penso sia qualcosa che devo rispettare in quanto genitore», ha detto il principe nel corso di una conferenza stampa, in occasione del suo 55esimo compleanno.
«Approvo il matrimonio», ha aggiunto il futuro imperatore, pur esprimendo tutti i suoi dubbi in merito, molti dei quali inerenti al fatto che l’opinione pubblica non è dalla parte della coppia e che la figlia ne è pienamente consapevole.
Diverse le ragioni. Kei Komuro, innanzitutto, non fa parte del circolo aureo della famiglia imperiale giapponese. È un «semplice» borghese che ha conosciuto la principessa all’International Christian University di Tokyo, nel 2012. Oggi lui, avvocato, sta terminando la sua formazione negli Stati Uniti, lei è rimasta in patria, ma nonostante la distanza l’amore non si sarebbe mai affievolito. C’è poi un’altra ombra su Komuro che desterebbe non poche preoccupazioni a Palazzo: nel 2018 emersero dei gossip sulla famiglia di lui, e in modo particolare sulla madre, che si era indebitata con un ex fidanzato per pagare gli studi del figlio. La difficoltà finanziaria era stata vista come un impedimento importante alle nozze, o forse, più probabilmente, si era sommata a una già scarsa predisposizione della famiglia ad accogliere Kei a braccia aperte.
Secondo le regole del regno del Crisantemo una principessa può sposare un borghese, ma a patto di rinunciare al suo status, come già fatto nel 2018 dalla principessa Ayako, nipote dell’allora imperatore Akihito, che andò a nozze con Kei Moriya, funzionario della compagnia di spedizioni Nippon Yusen. In cambio, Ayako ricevette una buonuscita di 107 milioni di yen, circa 840 mila euro, per «il mantenimento della dignità individuale».
La sorte di Mako sarà la medesima, se le intenzioni verrano mantenute, e in futuro, con ogni probabilità, si ripresenteranno dinamiche analoghe perché delle 13 donne che fanno parte della casa reale giapponese, sette sono single e sotto i 40 anni. Essendo preclusa la successione al sesso femminile (l’attuale imperatore ha una figlia femmina, Aiko, ecco perché l’erede designato è il fratello, padre di un figlio maschio, ndr) è abbastanza normale che decidano di seguire strade diverse rispetto a quelle imposte dalla tradizione, sposando uomini che amano, svincolati da qualsiasi gioco di potere.
Ma dai commenti di Akishino si evince che c’è un conflitto in corso, come evidenziato da Hideya Kawanishi, professore associato alla Nagoya University’s Graduate School. «Il fidanzamento è considerato come un legame tra famiglie, quindi è diverso dal matrimonio che si basa sulla scelta degli individui», ha detto lo studioso a Kyodo News. Il principe, insomma, dà il suo appoggio come padre, ma non come membro della famiglia reale, e per questo motivo non dovrebbe esserci nemmeno la cerimonia ufficiale di fidanzamento, chiamata Nosai no Gi. Mako e Kei Komuro, però, sembrerebbero più che decisi ad andare oltre, sfidando ogni convenzione. Non resta che attendere la data ufficiale.
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