Reclusione a un anno e quattro mesi per ciascuno dei quattro imputati. E’ la richiesta del pm Gabriella Dotto contro i quattro agenti accusati del pestaggio di Stefano Origone, il cronista di “Repubblica” malmenato il 23 maggio 2019 in piazza Corvetto, durante gli scontri per un comizio di Casapound. L’udienza con rito abbreviato davanti al gup Silvia Carpanini è stata sospesa per indisponibilità dell’aula e rinviata al prossimo 20 gennaio, con sentenza possibile il 10 febbraio. “Abbiamo visto le immagini di piazza, il pubblico ministero ha fatto la sua requisitoria e ha chiesto la condanna a una pena di un anno e quattro mesi di reclusione- spiega l’avvocato Cesare Manzitti, difensore di Origone- dopodichè io ho chiesto la condanna per il risarcimento dei danni morali, mentre mi riserverò di chiedere quelli patrimoniali in sede civile anche al ministero dell’interno, responsabile della condotta degli agenti”.
Inoltre, “uno dei difensori degli imputati ha attaccato Origone perchè, secondo lui, era troppo vicino ai fatti e poteva indurre la polizia a ritenere che fosse un manifestante. Ma credo che essere vicino ai fatti sia un merito per un giornalista”, conclude il legale. “Mi sembra incredibile che mi vengano a fare le pulci su come un giornalista debba fare il suo mestiere- aggiunge Origone- io ero in mezzo alla gente perchè il mio lavoro si fa così e non sono certo un poliziotto e un avvocato che mi devono spiegare come si fa”.