PESCARA. Un’ orchestra sinfonica e un coro polifonico composti da 90 bambini delle elementari e medie del comprensivo 1, guidato da Teresa Ascione. I piccoli orchestrali e coristi, tra i 10 e i 14…
PESCARA. Un’ orchestra sinfonica e un coro polifonico composti da 90 bambini delle elementari e medie del comprensivo 1, guidato da Teresa Ascione.
I piccoli orchestrali e coristi, tra i 10 e i 14 anni, saranno formati dal maestro Manfredo Di Crescenzo, direttore d’orchestra pescarese, sostenitore del metodo venezuelano Abreu (1975) come prevenzione del disagio giovanile nei quartieri a rischio.
Sono 45 i bimbi delle elementari e medie delle scuole di San Donato e Villa del Fuoco che comporranno la squadra della sinfonica e altrettanti saranno i coristi in erba che parteciperanno «al primo progetto abruzzese», spiega il maestro Di Crescenzo, ideatore dell’iniziativa, «che ha l’obiettivo di scoprire nuovi talenti e capacità in ambienti difficili e di sviluppare un’attività di animazione giovanile legata all’educazione musicale attraverso il metodo “El sistema” di Josè Abreu, con particolare riferimento a giovanissimi in situazione di svantaggio economico, sociale e culturale». Il progetto sarà finanziato con fondi pari a 97mila euro ed è reso possibile grazie alle associazioni di tre Paesi europei: la musicale Rossini, soggetto capofila (Italia); Fondazione Vozes (Spagna) e associazione Compasso Supremo (Portogallo). I partner abruzzesi sono: comprensivo 1, Comune di Pescara e Regione Abruzzo.
Coordineranno l’orchestra e il coro, la pianista Tiziana Perna e il trombonista Frank Jardilino. L’iniziativa porta anche la firma del professor Ezio Sciarra, università D’Annunzio.
Ad aprile cominceranno le selezioni degli studenti che andranno a comporre l’orchestra e il coro dei bambini, che saranno presentati ufficialmente a settembre, avvio del nuovo anno scolastico.
«È nostra convinzione che la musica sia un elemento altamente formativo, indispensabile fin dalla più tenera età» è il commento della preside Ascione, «questo progetto ci permette di creare l’opportunità per i nostri bimbi e ragazzi di far vivere loro un’esperienza meravigliosa.
Il fatto che ciascuno possa avere nelle mani uno strumento musicale è un’opportunità educativa di grande valore. Solitamente lo studio della musica è elitario, il nostro progetto è inclusivo, favorisce e migliora l’apprendimento e l’integrazione fra delle diverse dimensioni, tra logica percettivo-motoria e affettivo-sociale». (c.co.)