I pareri e i dubbi dei dirigenti delle superiori
PESCARA . Il rientro a scuola soddisfa tutti, dirigenti scolastici e studenti. Sono proprio i presidi ad affermarlo garantendo che la macchina organizzativa è pronta e collaudata per la ripartenza…
PESCARA . Il rientro a scuola soddisfa tutti, dirigenti scolastici e studenti. Sono proprio i presidi ad affermarlo garantendo che la macchina organizzativa è pronta e collaudata per la ripartenza delle lezioni in classe.
Ma qualche incognita legata alla sicurezza non manca.
QUI PESCARA. «Problematiche non ce ne sono e in realtà non ne abbiamo mai avuto». A dirlo è la dirigente scolastica dell’istituto tecnico statale “Aterno-Manthoné” di Pescara, Michela Terrigni, che parla di uno sistema già sperimentato. «Ripartiamo con la didattica in presenza al 50% e il gruppo classi è già stato costituito. Il modello degli ingressi scaglionati e delle regole sul distanziamento abbiamo già avuto la possibilità di sperimentarlo».
Un motivo in più per essere felici secondo la preside sta nel fatto che adesso «gli insegnanti sono stati vaccinati, almeno con la prima dose, e questo contribuirà ad accrescere la tranquillità e soprattutto la sicurezza di ognuno». La voglia di ripartire è tanta: «I ragazzi hanno risentito di questa situazione, noi adesso ci auguriamo che questo ritorno in presenza, seppur al 50%, possa essere l’inizio di una ripresa vera e propria, fino ad arrivare ad una riapertura definitiva».
QUI CHIETI. Il parere di Paola Di Renzo, rettore del convitto nazionale Vico di Chieti e dirigente scolastico della scuola primaria, secondaria di primo grado, liceo classico e artistico annessi al convitto nazionale, è sulla stessa lunghezza d’onda della sua collega. «Ormai i protocolli sono validatissimi, siamo abituati e pronti alla ripartenza».
La preside, però, pone una questione: «Prima che si rientrasse avrei gradito un’iniziativa della Asl con screening a tappeto. Soprattutto perché ci sono studenti che vengono da diversi Comuni. Sarebbe stato opportuno un controllo in modo da rendere davvero protetto l’ambiente, considerato che almeno ai docenti è stato somministrato il vaccino». Questo è uno dei problemi posti da Di Renzo, che poi parla anche di una criticità legata al fatto che «si continua a lavorare in emergenza». E fa un esempio pratico: «I tempi della scuola non coincidono con quelli amministrativi. Noi siamo un convitto, ci sarebbe dovuta essere più programmazione per organizzare l’acquisto delle derrate alimentari».
QUI TERAMO. Ottimismo arriva anche dalla dirigente scolastica dell’Iis Delfico-Montauti, Loredana Di Giampaolo. «Si è lavorato tanto per il ritorno in classe», afferma, «ci auguriamo che non ci siano problematiche». Il sistema è stato già collaudato nei mesi scorsi: «Avevamo già un orario pronto e adotteremo lo stesso. Anche rispetto ai trasporti, l’auspicio è che il servizio possa svolgersi senza intoppi. Non è una situazione normale, qualche disagio potrebbe anche esserci, ma speriamo siano limitati al minimo».
E sempre da Teramo arriva la testimonianza di un’altra preside: si tratta di Clara Moschella, alla guida del liceo scientifico Einstein e l’Iis Pascal Comi Forti. Dalle sue parole emerge maggiore prudenza: «Le problematiche che potrebbero esserci sono tutte connesse alla circolazione e presenza della variante». L’auspicio è che non ci siano criticità: «L’importante è che non si vanifichi la campagna vaccinale in corso».
QUI L’AQUILA. Si pensa positivo nel capoluogo aquilano. In questo caso il Centro ha raccolto la testimonianza di Maria Chiara Marola, alla guida dell’Istituto d’istruzione superiore Amedeo d’Aosta dell’Aquila. «Problematiche legate al rientro non ce ne sono», garantisce la preside. Anche le strutture sono idonee ad assicurare quelle misure necessarie a tutela della salute: «Abbiamo edifici che ci consentono di scaglionare gli ingressi, oltre che dispositivi di sicurezza in abbondanza», continua Marola. «Tutto dovrebbe scorrere regolarmente ma eventuali problematiche potremo accertarle solo nel momento del rientro. Siamo tutti ansiosi di tornare alla normalità, sperando che questo possa avvenire presto». (a.s.)