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Foggia, il sindaco Landella (Lega) si dimette: “La città ha bisogno di serenità e va riparata dal fango”

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“La mia unica ambizione è stata sempre quella di servire Foggia, oggi intendo dimostrarlo ulteriormente rimettendo il mio mandato di sindaco per consentire a tutte le forze politiche di essere compiutamente consapevoli della loro responsabilità di aver cura delle urgenze e delle speranze della nostra comunità”. Lo ha dichiarato in una nota il sindaco leghista dimissionario di Foggia, Franco Landella, al termine di una riunione con la maggioranza.

“Foggia – ha aggiunto – in questo momento ha bisogno di serenità, di essere tenuta al riparo da ogni tentativo di gettare fango su chi l’amministra con passione e dedizione. I cittadini foggiani meritano propositi, non polemiche; una visione del futuro, non una continua rincorsa alle dietrologie. In questi anni abbiamo speso tutte le nostre energie per un rilancio vitale della nostra comunità, senza mai risparmiarci, anteponendo il bene di tutti alle pur legittime ambizioni di ciascuno”.

E poi la nota di Landella prosegue: “La mia disponibilità al confronto è una certezza su cui potranno contare. Intanto sento di esprimere profonda gratitudine per chi ha scelto di condividere con me la preoccupazione quotidiana di governare la città: i colleghi della Giunta municipale, soprattutto coloro che con straordinaria generosità si sono ultimamente uniti a noi; le forze politiche della maggioranza che mi hanno sostenuto, in particolar modo la Lega e Matteo Salvini con cui ho condiviso ogni momento determinante la mia scelta politica e questa mia ultima decisione”.

Quattordici consiglieri comunali di Foggia, intanto, hanno depositato presso un notaio le proprie dimissioni spingendo in questo modo per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale che può avvenire solo se si dimetteranno 17 consiglieri. I dimissionari sono 12 consiglieri di minoranza ai quali si sono aggiunte le firme di due consiglieri di maggioranza: Antonio Bove (Forza Italia) e Francesco Morese (lista civica).

Entrambi sono stati assessori durante il primo mandato del sindaco dimissionario Franco Landella e ritenute persone fedelissime al primo cittadino. I due hanno comunque dichiarato che si dimetteranno in ogni caso, anche se non si dovesse raggiungere il numero necessario per lo scioglimento anticipato dell’Assise. I consiglieri avranno ulteriori 5 giorni di tempo per raggiungere il numero legale.

La possibilità delle dimissioni di Landella era circolata già dalla mattinata di martedì 4 maggio, quando in Comune lo stesso sindaco ha convocato i consiglieri di maggioranza per annunciare le dimissioni in una riunione a Palazzo di città.

Nel Comune di Foggia, venerdì scorso, sono stati arrestati i consiglieri di maggioranza Leonardo Iaccarino e Antonio Capotosto, con le accuse a vario titolo di corruzione, tentata induzione indebita e peculato. A febbraio fu arrestato un altro consigliere di maggioranza, Bruno Longo, per una presunta tangente pagata da un imprenditore per sbloccare il pagamento dei lavori di archiviazione dati eseguiti per il Comune.

Dal 9 marzo, inoltre, nel Comune di Foggia si è insediata una Commissione inviata dal Viminale per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità nell’attività amministrativa.

Sempre nella stessa mattinata del 4 maggio si è dimesso il consigliere comunale di maggioranza (ex Forza Italia poi passato alla Lega), Consalvo Di Pasqua. “Non ci sono più le condizioni per poter andare avanti”, ha detto. “Non si può più lavorare così – prosegue – avevo già maturato  questa idea non appena si è insediata la commissione di accesso”.

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