Una statua per ricordare la tappa del Giro, lungo la Napoleonica, che costrinse il campione al ritiro
ROCCA PIA. Una giornata di sport, di festa e di sudore: in bici da Chieti a Rocca Pia sulle strade che diventarono un calvario per uno dei più grandi campioni del ciclismo: Costante Girardengo. Sfinito dalla fatica, Girardengo scese dalla bicicletta e dopo aver tracciato una croce sulla strada, la famosa Napoleonica, pronunciò la fatidica frase: «Io da qui non mi muovo». Lo stesso tragitto che ieri hanno ripercorso tanti appassionati di ciclismo, alcuni anche in sella a biciclette d’epoca, e con le stesse divise che indossavano i ciclisti del tempo. Tra loro anche tante donne, appassionate di ciclismo come le ragazze della Santacroce bike team, che hanno pedalato e sudato lungo lo sterrato della vecchia Napoleonica, capolavoro degli ingegneri civili di Gioacchino Murat. Ad attenderli c’era un intero paese. Un paese in festa per la posa della prima pietra della statua realizzata proprio in occasione del centenario del passaggio di quel Giro d’Italia in cui Girardengo si ritirò. «Per noi è un onore ospitare la statua di uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi», ha detto il sindaco di Rocca Pia, Pasquale Berarducci, «una statua che va a sublimare le gesta sportive di un campione della bicicletta, anche se nel caso specifico, rappresenta uno dei momenti più critici della sua carriera sportiva, in cui Girardengo, proprio percorrendo questa salita, decise di anteporre l’uomo al campione, ritirandosi da un Giro d’Italia già vinto». Per l’occasione il sindaco di Rocca Pia ha indetto un consiglio comunale straordinario alla presenza dei sindaci dei Comuni attraversati dal tracciato, della senatrice Gabriella Di Girolamo, del presidente della Provincia Angelo Caruso e dell’assessore regionale allo sport, Guido Quintino Liris. «Abbiamo creduto da sempre che lo sport può essere il veicolo giusto per valorizzare le aree interne, in particolar modo per portare una ricaduta economica sul territorio», ha detto Liris. «Ringrazio il presidente del Panathlon di Sulmona Luigi La Civita che con la sua iniziativa sta valorizzando ulteriormente queste zone magnifiche». Presente alla cerimonia anche Domenico Taglieri, il presidente della Fondazione Carispaq che ha contribuito alla realizzazione della statua curata dall’artista Stefano Faccini. «Da questa iniziativa», ha detto Taglieri, «vogliamo far partire un progetto che unisca la provincia dell’Aquila e che valorizzi la cultura, i personaggi e le realtà importanti di questa straordinaria territorio parte dell’Abruzzo interno che oggi, tra l’altro, si è tutto ritrovato in questa grande iniziativa che pone le basi per un grande risveglio del territorio». (c.l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.