Conto alla rovescia per quasi 11mila maturandi: prova unica dal 16 giugno Percorsi predisposti, obbligo di mascherina e distanze di due metri dai prof
Conto alla rovescia per 10.900 maturandi in Abruzzo. È il 16 giugno la data da segnare sul calendario, quando per loro inizierà l’esame di Stato. Una prova molto diversa da quella a cui siamo abituati, rivista proprio a causa dell’emergenza Covid.
È previsto solo l’esame orale, da svolgersi in presenza, rispettando una serie di regole a garanzia della sicurezza di ognuno.
MASCHERINE. Sono per lo più confermate le misure stabilite nel protocollo di intesa per lo svolgimento in sicurezza degli esami, siglato tra il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali prima della maturità dello scorso anno.
Una delle principali novità riguarda le mascherine, che dovranno essere indossate, ma rispetto alle quali sono state raccomandate quelle di tipo chirurgico. Non potranno essere utilizzate infatti mascherine di comunità ed è sconsigliato l’utilizzo prolungato di quelle Ffp2.
IL DISTANZIAMENTO. Sarà necessario mantenere sempre due metri di distanza fra il candidato e ogni membro della commissione.
Anche le aule destinate allo svolgimento dell’esame dovranno prevedere un ambiente sufficientemente ampio che consenta il distanziamento e il ricambio d’aria.
GLI INGRESSI. Proprio per evitare assembramenti, il candidato dovrà presentarsi 15 minuti prima dell’orario di convocazione.
E per prevenire il rischio di interferenza tra i flussi in ingresso e in uscita, è opportuno predisporre percorsi dedicati di ingresso e di uscita dall’istituto.
GLI AMBIENTI. A scuola saranno disponibili prodotti igienizzanti per i candidati e per il personale della scuola, pertanto non saranno necessari guanti. Le operazioni di pulizia dovranno essere effettuate ogni giorno, così come dovrà essere assicurato il ricambio d’aria nei locali.
Il dirigente scolastico si assicurerà che tutti gli spazi impiegati per lo svolgimento dell’esame saranno accuratamente puliti e igienizzati dai collaboratori scolastici, i quali dovranno porre attenzione a procedere alla disinfezione anche di tutte le superfici più toccate come maniglie, finestre, banchi, cattedre, distributori automatici di cibi e bevande.
L’ORGANIZZAZIONE. All’atto della presentazione a scuola, il candidato e l’eventuale accompagnatore (gli studenti potranno averne eventualmente solo uno) saranno chiamati a produrre un’autodichiarazione che attesti lo stato di buona salute, di non essere in quarantena o in altre situazioni di rischio, prevedendo l’eventuale aggiornamento del modello sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie competenti.
L’aver fatto il tampone o l’essere stati vaccinati non darà il diritto comunque a misure diverse rispetto a quelle del protocollo.
Anche ciascun componente della commissione convocato per l’espletamento delle procedure per l’esame di Stato dovrà dichiarare l’assenza di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5° nel giorno di avvio delle procedure d’esame e nei tre giorni precedenti; di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare nei 14 giorni precedenti e nello stesso periodo di non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza.
LA PROVA. Il calendario di convocazione, che prevede un massimo di 5 candidati al giorno, dovrà essere comunicato preventivamente dalla scuola, con verifica dell’avvenuta ricezione.
Subito dopo aver concluso l’esame, lo studente dovrà lasciare l’edificio scolastico.
IN VIDEOCONFERENZA. Il protocollo di quest’anno chiarisce anche che, in alcuni casi, le operazioni dovranno essere a distanza, in videoconferenza (o in altra modalità sincrona).
Essenzialmente, questo potrà accadere quando la scuola o i candidati si troveranno in condizioni di non poter svolgere l’esame in sicurezza o siano impossibilitati di recarsi nell’istituto.
Potrà avvenire quindi nei casi in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano; qualora il dirigente scolastico o il presidente della commissione ravvisino l’impossibilità di applicare le misure di sicurezza, e comunichino tale impossibilità all’Usr (Ufficio scolastico regionale); se uno o più commissari d’esame siano impossibilitati a seguire i lavori in presenza, inclusa la prova d’esame, in conseguenza di specifiche disposizioni sanitarie connesse all’emergenza epidemiologica; in caso di candidati degenti in luoghi di cura o ospedali, o comunque impossibilitati a lasciare il proprio domicilio nel periodo dell’esame, e per i detenuti.
ACCOMPAGNATORI. Come precedentemente anticipato gli studenti potranno avere eventualmente solo un accompagnatore.
Gli studenti con disabilità accertata potranno essere accompagnati da eventuali assistenti. Anche per queste figure, sarà fondamentale indossare la consueta mascherina chirurgica.
Inoltre per gli studenti con disabilità certificata, il consiglio di classe ha la facoltà di esonerare lo studente stesso dall’effettuazione della prova di esame in presenza, stabilendo per lui la modalità in videoconferenza come alternativa.