L’AQUILA. Altro passo decisivo per la sede in città della scuola nazionale dei vigili del fuoco. Ieri mattina, infatti, la giunta comunale ha approvato lo schema di convenzione per la creazione del polo didattico collegato alle strutture esistenti e a quelle che saranno realizzate nei prossimi mesi. Gli aspiranti vigili del fuoco di tutta Italia, insomma, si formeranno all’Aquila. E in particolare all’interno del progetto Case di Sassa, che comprende 18 palazzine e potrà ospitare da 250 a 750 allievi. Per l’intervento, approvato dal Parlamento con la legge di bilancio varata a dicembre, è previsto un finanziamento di 15 milioni per il triennio 2021-2023 e di un milione dal 2024.
«È il primo atto previsto dalla norma e frutto di costante interlocuzione, sopralluoghi e confronto con i vigili del fuoco, che porterà alla nascita di un’istituzione unica per il centro Italia, la prima costituita nel Paese. Una iniziativa fortemente condivisa e sostenuta da tutti i componenti dell’esecutivo», spiegano il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore al Patrimonio Vito Colonna, «la localizzazione nel progetto Case è fortemente simbolica in quanto rappresentativa del passaggio dalla fase emergenziale, durante la quale i vigili del fuoco, tra i primi a prestare soccorso a seguito del sisma 2009, hanno svolto un ruolo fondamentale per la cittadinanza, a quella di sviluppo e valorizzazione dell’immenso patrimonio immobiliare dell’ente, uno degli obiettivi primari di questa amministrazione. Un’azione strategica avviata nel corso degli anni con la stipula di convenzioni e accordi con Esercito, forze dell’ordine, associazioni ed enti per sostenere lo svolgimento delle loro attività e l’accoglienza di famiglie che hanno inteso trasferirsi in città o l’ospitalità di studenti meritevoli come nel caso della fondazione Ferrante d’Aragona». Un importante riconoscimento per la città, come spiegato nei mesi scorsi dal senatore Gaetano Quagliarello, che sostiene il progetto. «Si tratta di un riconoscimento e di un’opportunità», afferma, «il riconoscimento della ferita subìta e degli sforzi compiuti per rialzarsi, e un’opportunità per fare ancora di più dell’Aquila un polo attrattivo». (m.c.)