Tornano gli americani a Venezia, quelli che tra i negozi tra le calli e i ponti spendono e spandono. E allo spritz da Cipriani, 90 anni di storia e cibo gourmet a un passo da piazza San Marco, non sanno rinunciare. Da oggi i turisti a stelle e strisce sono di nuovo sbarcati all’aeroporto Marco Polo – Tessera. 240 i primi ad arrivare stamattina. La Delta Air lines ha ripristinato tre voli a settimana da New York, che diventeranno 5 a settimana alla fine del mese. La compagnia aerea comincerà anche a collegare Atlanta e Venezia a partire dal 5 agosto. Dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid, dunque, si spera che anche Venezia possa man mano tornare agli standard pre pandemia come quando nel 2019 la città in un anno fu invasa da 844.000.
Tra i primi ad uscire dal ‘finger’ che collega l’aeromobile con la sala arrivi dell’aerostazione è John dal Massachusetts con a fianco la moglie. Sorride e non è affatto stanco della notte trascorsa in volo. “E’ il primo viaggio post pandemia – racconta – e finalmente ci voleva dopo questa ‘agonia’ che non ci ha permesso di viaggiare”. Uno sbarco in Italia che ha tutto il sapore della novità. “Per me è la prima volta a Venezia – aggiunge – resto qui una decina di giorni e poi andrò a fare un tour del Prosecco. Non si può venire in questo Paese – ammette – senza pensare di sperimentare il buon cibo ed il buon vino”.
Felici anche i dirigenti della compagnia Aerea americana. “Delta è lieta di ricominciare a volare tra Venezia e gli Stati Uniti, contribuendo a stimolare la ripresa per l’importante industria turistica nella regione” ha commentato Claudio Fiori, Delta Account Manager Italy. In questo momento in cui il mondo sta riaprendo ai viaggi internazionali, “i nostri voli per Venezia – ha aggiunto – si stanno rivelando molto popolari.
Con la riattivazione dei voli su New York di Delta Air Lines, “il nostro aeroporto riprende il contatto diretto con un mercato fondamentale per il Marco Polo e per tutta l’area servita” ha dichiarato Camillo Bozzolo, Direttore Sviluppo Aviation del Gruppo Save. Ma non è la sola Venezia a tirare un sospiro di sollievo. Anche Roma ricomincia a vedere in giro gente in bermuda e con la Lonely Planet in mano. Complice anche la partita tra Inghilterra e Ucraina di stasera all’Olimpico, tanti i turisti stamattina spasso per il centro. Fila per entrare dal McDonald di piazza di Pagna e persone a gettare la monetina a Fontana di Trevi. “Sono 650 gli alberghi aperti in città su 1200 – spiega Giuseppe Roscioli presidente della Federalberghi romana- Gli europei di calcio hanno sicuramente aiutato il settore, anche se le stanze occupate sono ancora in percentuale molto bassa rispetto agli anni precedenti. Si tornano però a vedere gli americani. Un segmento molto importante perché hanno grandi capacità di spesa”.
In questa estate di transizione Covid, secondo la Coldiretti, dovrebbero essere 14,8 milioni le persone che andranno in ferie a luglio, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno. E se la spiaggia resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, mentre crollano le presenze nelle città.