Soddisfatti i titolari dei negozi in centro, meno quelli di corso Vittorio Emanuele Le vendite sono riprese. Pochi i negozi aperti di sera per la Notte dello shopping
PESCARA. Una città viva, con tante persone a passeggio, pronte ad entrare e uscire dai negozi per approfittare delle vendite in promozione. Ieri anche a Pescara hanno ufficialmente preso il via i saldi estivi. Il bilancio tracciato dai commercianti tra corso Umberto, via Cesare Battisti e via Roma è abbastanza positivo. Un po’ diverse, invece, le sensazioni per gli esercenti lungo corso Vittorio Emanuele, dove sebbene il movimento ci sia stato, l’acquisto è stato debole.
«Questa prima giornata è stata in linea con gli incassi dello scorso anno», commenta Lorenzo Marone titolare di Tub, «noi avevamo cominciato le vendite promozionali nei giorni scorsi e devo ammettere che non ci possiamo lamentare. Forse ci aspettavamo un po’ più di turismo italiano, mentre abbiamo notato una buona presenza di persone provenienti dall’Inghilterra». Il negozio su via Cesare Battisti è uno dei pochi rimasti aperti anche ieri sera nella Notte dello shopping. «Per una città che si voglia aprire a livello nazionale e internazionale credo sia quasi d’obbligo stare più aperti possibile», dice. «Questo inizio è un po’ a metà. Si compra, ma non si fanno i super acquisti», dichiara Anna Almonti, «tanti anni fa si approfittava dei saldi per comprare due, tre costumi. Oggi invece si prende il minimo indispensabile. Per noi commercianti, cominciare le promozioni così presto resta davvero un problema, specie quest’anno. Il commercio si sta riprendendo da poco e la stagione è appena iniziata».
«I primi giorni di sconti vanno bene ogni anno», sintetizza Simona Cavallazzi di Jeunesse, «c’è sempre un buon movimento. Io però ho deciso di mettere a saldo solo i capi di fine collezione. Non posso scontare la merce che mi arriva ogni 15 giorni. E poi le persone che vogliono comprare, non guardano se un articolo sia a saldo o meno». «Pur se «in attesa di un vero boom», afferma Marina Monaco responsabile di Oltre, «abbiamo comunque registrato un buon movimento. Già nelle scorse settimane abbiamo avuto parecchi clienti che si sono fatti un’idea di quello che ora verranno ad acquistare in promozione».
Soddisfatta Alessandra Manzi di Noa collection: «Incrociamo le dita per i prossimi giorni, ma al momento i saldi sono partiti bene». Un po’ più basso l’umore lungo corso Vittorio Emanuele. «È vero che c’è tanta gente», sostiene Teresa Di Mascio di Amara, «ma in realtà non si acquista. I clienti guardano, provano, ma non comprano». «Un po’ di movimento c’è», sostiene Daniele Appignani di Shoes diem, «manca però il turismo di fuori». «Questi saldi sono doppiamente negativi», sentenzia Yasmin Fraccalvieri, titolare di La Suite «perché c’è poca gente e perché la stagione non è ancora iniziata. Abbiamo merce comprata la scorsa settimana che abbiamo dovuto già mettere a saldo».
Il suo è uno dei tanti negozi che non ha aderito alla Notte dello shopping e sulla cui vetrina campeggia il cartello a firma di Pescara Next che motiva la decisione. L’associazione presieduta da Olivia Chiarolla nei giorni scorsi aveva aspramente criticato l’iniziativa del Comune di invitare le attività a stare aperte fino a mezzanotte, per non aver condiviso per tempo l’idea con i commercianti e per non aver organizzato eventi collaterali attrattivi.