Il virus fa un’altra vittima: è un 84enne di Giulianova. Ma i guariti sono 120
Il numero dei ricoverati per Covid supera la soglia degli 80 malati. Il virus fa un’altra vittima, un 84enne di Giulianova. I nuovi casi, dopo la mezza tregua di ieri, tornano a salire a quota 92. Ma a compensare questa sequenza di notizie negative si registrano ben 120 guariti in più nelle ultime 24 ore. Questo, in sintesi, è il quadro recente dell’epidemia in Abruzzo. Tra i 92 contagiati scoperti ieri in regione il più giovane è un bambino di 3 anni della provincia di Chieti, mentre la più anziana è una donna di 96 anni dell’Aquilano. Gli incrementi a livello provinciale vedono al primo posto ancora una volta il Teramano con 42 positivi in più, seguono l’Aquilano con 25 casi – di cui quasi la metà è stata scoperta all’Aquila -, quindi il Pescarese con 17 contagiati e infine la provincia di Chieti con 14 casi. Il comune che ha fatto registrare il maggior numero di contagi recenti è L’Aquila, ne ha 10. Sono stati eseguiti 2.419 tamponi molecolari e 5.076 test antigenici: il rapporto tra contagiati e test molecolari si attesta sul 3,80 per cento: oltre due punti in più rispetto all’1,37 per cento di due giorni fa. La nuova vittima, l’84enne giuliese, che segue all’80enne non vaccinato di Pacentro di due giorni fa ma inserito solo ieri nel bollettino ufficiale della Regione Abruzzo, risulta aver avuto malattie pregresse verso le quali nulla ha potuto fare il vaccino contro il Covid.
In Abruzzo il totale dei morti dall’inizio della pandemia è quindi salito a 2.522. Rassicura invece il numero dei guariti, 120 nelle ultime 24 ore, che fanno aumentare a 73.670 il numero di chi, da marzo del 2020, ce l’ha fatta a sconfiggere il virus. Scendono di 21 casi gli attualmente positivi: 2.232.
Di questi, 81 sono in ospedale: ben 68 (più tre rispetto a due giorni fa) ricoverati in area medica, 13 nelle terapie intensive (in questo caso ci sono stati una dimissione e un nuovo ricovero, il saldo lascia invariato il numero) e 2.251 (meno 24) in isolamento domiciliare con sintomi lievi o asintomatici grazie alla vaccinazione.