ROMA – Sulle scrivanie dei ministri Roberto Speranza e Marta Cartabia c’è una lettera di diffida, per conoscenza comunicata anche al premier Mario Draghi. L’ha scritta l’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, in nome e per conto di Antonio, di cui è anche co-difensore. Perché la Asl delle Marche gli ha negato il diritto al suicidio assistito che pure la Corte costituzionale ha riconosciuto possibile tre anni fa se ricorrono quattro condizioni.