Sopralluogo del manager dell’azienda Simonini e del senatore D’Alfonso: ecco gli interventi previsti in tutta la provincia
PESCARA. Visita abruzzese ieri dell’amministratore delegato dell’Anas Massimo Simonini, accompagnato dal senatore, nonché presidente della commissione Finanze di Palazzo Madama, Luciano D’Alfonso.
Tre gli obiettivi: la viabilità della statale 614 che da Scafa porta a Passolanciano e da Scafa conduce al Volto Santo di Manoppello; lo svincolo di Colle Caprino della circonvallazione; la viabilità di Loreto Aprutino-Penne. L’amministratore ha poi incontrato a Loreto i sindaci di Loreto Aprutino, Penne e Farindola.
Si è partiti dalla statale 614. «Una viabilità», ha spiegato D’Alfonso al termine dell’incontro, «che presenta fragilità, criticità e anche i segni dei cascami degli ultimi incendi che hanno aggredito il bosco della Maiella. Abbiamo messo in evidenza con i sindaci di Manoppello, Lettomanoppello, Pretoro e Serramonacesca il problema della gestione dei parcheggi di pertinenza prospicienti la statale 614. Quei due parcheggi rischiano di essere luoghi di deposito della neve e di intralcio della circolazione». «Abbiamo chiesto ad Anas», ha detto il senatore, «di farsi carico della pulizia e della gestione dei parcheggi. Siamo stati poi a visionare anche alcuni punti neri pericolosissimi lungo la viabilità che da Scafa porta al Volto Santo sulla Tiburtina Valeria».
Il sopralluogo è poi proseguito. «Poi siamo stati a Pescara», ha affermato D’Alfonso, «dove abbiamo visionato il contributo che darebbe alla liberazione della parte alta dei Colli di Pescara, dove vivono 40mila persone. L’eventuale realizzazione di uno svincolo chiamato Colle Caprino, all’altezza dello stesso, che permetterebbe di utilizzare la circonvallazione Montesilvano-Pescara come un semi raccordo anulare. Obiettivo questo contemplato fin dall’inizio nel concepimento di Asse attrezzato e circonvallazione. Questi snodi non sono mai stati fatti per pigrizia o mancanza di risorse. Oggi le risorse ci sono».
Infine, la viabilità Loreto-Penne con destinazione Farindola. «Due terzi delle risorse», ha concluso, «sono presenti anche da economie provenienti dal passato, la parte restante non è difficile da recuperare all’interno di una progettazione di qualità».