Il club “Costa dei trabocchi” presenta oggi il “Progetto carcere”. Visita di Minelli, governatore del Distretto
LANCIANO. Viene presentato questa mattina, nell’istituto penitenziario di Villa Stanazzo, il “Progetto carcere” messo in campo dal club Rotary Lanciano-Costa dei trabocchi. Alla presenza del governatore del Distretto 2090 Gioacchino Minelli e di sua moglie Lisa, dei sindaci di Lanciano, Filippo Paolini, e Rocca San Giovanni, Fabio Caravaggio, del direttore del carcere Mario Silla e degli ispettori di polizia penitenziaria, il presidente del club Barbara Rosati illustra le attività realizzate e da realizzare in favore dei detenuti.
«Il club Rotary si è avvicinato al carcere di Lanciano per comprendere quale fosse la realtà dei detenuti durante la pandemia», spiega il presidente Rosati, «e quali potessero essere le necessità degli stessi nel momento in cui le restrizioni iniziavano a ridursi». Il primo servizio concretizzato è stata la donazione di due tavoli da ping pong da collocare nelle aree esterne per consentire momenti di sfogo e socializzazione ai detenuti. «L’attività sportiva», spiega Rosati, «è da ritenere un fattore positivo per contribuire a mantenere una buona condizione di salute psicofisica ma anche per migliorare la convivenza all’interno dell’istituto abbassando tensioni e conflitti». Da qui il coinvolgimento nel progetto “Mettiamoci in gioco”, partito nel 2014 dall’idea dell’attuale presidente Lnd Abruzzo, Ezio Memmo, e che vede la Libertas Stanazzo giocare nella serie D di calcio a cinque. Alla squadra del penitenziario, che torna in campo dopo due anni di pandemia, il club ha donato le divise per il gioco. «I ragazzi dovranno imparare a rispettare le regole e le decisioni di coloro che giudicano la partita», nota il presidente Rotary.
E quando si parla di rispetto delle regole e di insegnamento, si parla anche di scuola. «Un altro progetto di cui si è fatto patrocinatore il nostro club è “Oltre il muro”», spiega Rosati, «in collaborazione con la Camera penale di Lanciano, rappresentata dagli avvocati Luca Scaricaciottoli e Diana Peschi, e l’Ipa Abruzzo, nella persona del presidente Pellegrino Gaeta, e con il patrocinio della prefettura di Chieti. Si promuove la formazione di un giovane che sappia superare ostacoli e difficoltà, si educa alla responsabilità e al rispetto dell’altro, alla convivenza civile e alla tolleranza. Il progetto nelle scuole è finalizzato a prevenire il disagio e la devianza giovanile e serve ad avvicinare i ragazzi alle istituzioni. Grazie alla dirigente del liceo scientifico Galilei di Lanciano, Monica De Rosa, e alla professoressa Stefania Di Primio, il progetto è stato inserito nel programma scolastico e avrà inizio da dicembre».
Per il futuro il club sta organizzando, attraverso la rete dei volontari, corsi di inglese e di italiano per i detenuti, nonché iniziative culturali all’interno dell’istituto anche per il personale operativo.
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