PESCARA. La Asl sospende dal lavoro altri 40 dipendenti non vaccinati, tra infermieri e operatori socio sanitari, che vanno ad aggiungersi alla lista dei 25 (2 dirigenti medici, 1 farmacista e 22…
PESCARA. La Asl sospende dal lavoro altri 40 dipendenti non vaccinati, tra infermieri e operatori socio sanitari, che vanno ad aggiungersi alla lista dei 25 (2 dirigenti medici, 1 farmacista e 22 infermieri) già allontanati dalle corsie ospedaliere, una settimana fa.
Lo ha deciso la speciale commissione Asl, che si è di nuovo riunita ieri, per esaminare la posizione di 49 dipendenti, di cui 28 operatori ausiliari e Oss e 21 collaboratori professionali sanitari. I quali «hanno manifestato il rifiuto alla vaccinazione anti Covid» per svariate ragioni (paura, gravi patologie) «o che non hanno risposto ai ripetuti inviti da parte dell’azienda sanitaria» si legge in una nota Asl che alla fine degli accertamenti annuncia la «sospensione di 40 dipendenti su 49» che come i precedenti 25, passati al setaccio il 16 novembre scorso, sono tenuti a fare le ferie residue fino all’azzeramento per poi essere sospesi da ogni mansione e stipendio fino al 31 dicembre» oppure sino a vaccinazione avvenuta. Ancora in sospeso, 9 figure professionali. «L’iter non è concluso» avverte la Asl, «in quanto per alcuni la decisione è rinviata ad ulteriori accertamenti, altri hanno manifestato l’intenzione di aderire alla vaccinazione». Nella fase iniziale delle indagini Asl, 6 mesi fa, il personale sanitario no vax era di 300 unità.