l’esperto della asl, fabio savini
PESCARA. Le conseguenze sul consumo di alcol possono essere pesantissime, per i ragazzini. Ne parla Fabio Savini, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Farmacotossicologia…
PESCARA. Le conseguenze sul consumo di alcol possono essere pesantissime, per i ragazzini. Ne parla Fabio Savini, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Farmacotossicologia della Asl sottolineando che il fenomeno è «in crescita» e la percentuale «più elevata in assoluto di consumatori abituali di alcol in eccesso si posiziona nella fascia di età 16-17 anni».
Dove bevono? E cosa?
Durante il periodo di lockdown è stata sfruttata la possibilità di acquistare alcolici online, sfuggendo ai controlli. L’isolamento forzato ha contribuito ad aumentare il consumo e lo stesso è accaduto nel periodo post lockdown. Il dato importante è che il settore delle bevande alcoliche ha avuto un incremento che in alcuni casi è arrivato a +250%, nel 2020. I ragazzi preferiscono approvvigionarsi di alcol nei supermercati, per i prezzi ridotti, poi trasportano le sostanze alcoliche nelle bottigliette di plastica da 500 cc perché si possono facilmente confondere con l’acqua e il consumo avviene spesso nelle zone della movida, all’aperto. Le modalità di consumo sono spesso associate alla pratica del binge drinking che in Italia è maggiore rispetto agli altri Paesi europei.
Qual è l’effetto dell’alcol sui giovani, in particolare sui giovanissimi?
Da evidenze scientifiche sappiamo che l’alcol ha effetti tossici su organi e apparati, in particolare negli adolescenti, che non hanno ancora prodotto gli enzimi con cui viene metabolizzato, ossia “lavorato/trasformato” dal fegato. Intorno ai 21 anni, l’organismo inizia ad essere in grado di metabolizzare l’alcol in maniera efficace, per arrivare all’eliminazione. Questo fa comprendere quanto sia importante astenersi dal bere alcol. Qualsiasi quantità assunta dai giovani circola immodificata nel sangue esponendoli a maggior rischio rispetto agli adulti. Provoca danni cellulari a molti organi tra cui il cervello, il fegato, lo stomaco e il cuore, produce la perdita di coordinamento e orientamento, comporta una diminuzione della memoria e incrementa l’incidentalità stradale. Non si dovrebbe bere alcol – che provoca dipendenza – almeno fino ai 21-25 anni perché entra in ballo anche lo sviluppo cerebrale dei ragazzi.
Che conseguenze produce?
Causa steatosi alcolica sul fegato, nel cervello agisce sui neuroni e sulla maturazione del sistema cerebrale. Nel sistema nervoso centrale l’uso cronico può causare la polineuropatia, l’atrofia cerebellare, la sindrome di Wernicke-Korsakoff (forma di demenza). Poi, nell’esofago e nello stomaco genera esofagite e gastrite acute e/o croniche, nel sistema cardiovascolare ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco, nel pancreas pancreatite, nelle ossa osteoporosi.
Qual è il limite che non si deve mai superare, quando si beve?
Non esiste un consumo sicuro per la salute. (f.bu.)