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COVID: OGGI RIUNIONE AIFA, VERSO TERZA DOSE PER TUTTI, VIA LIBERA A RICHIAMO PER VACCINATI J&J

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L’AQUILA – Per la terza dose di vaccino anti-Covid “è ragionevole pensare ad una estensione della platea” e “credo entro la fine dell’anno si potrà arrivare ai 50enni”, ma ora è il momento di “un appello che dobbiamo fare a tutti quei cittadini per cui è già prevista la somministrazione della terza dose: devono iniziare a prenotarsi nelle piattaforme regionali per aiutare da un punto di vista organizzativo e logistico”.

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a margine di una visita allo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze, anticipando le decisioni che dovrebbero arrivare oggi da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)

Sulla nuova dose di vaccino anti-Covid per coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson, l’intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati i 6 mesi dall’inoculazione o per chi vuole anche prima.

Tra oggi e domani sarà approvato dal governo il nuovo protocollo per la scuola.

L’obiettivo, ha spiegato Costa,   “è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad. Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più. E’ troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l’attività didattica in presenza”.

Per quanto riguarda il green pass, l’orientamento che si rafforza nel governo è che il prolungamento dello stato di emergenza e le misure restrittive vadano correlate al numero dei vaccinati e che con il 90% dei vaccinati si possa prendere in considerazione l’allentamento delle misure, come la revisione dell’utilizzo del Green Pass con una sua estensione più ridotta rispetto a quanto è previsto oggi.

La situazione è ancora sotto controllo, ma la curva dei contagi continua a crescere facendo registrare un raddoppio di positività nel giro di tre settimane. Mediamente, spiega il fisico Giorgio Sestili, si registra un aumento medio di 1,35 casi al giorno, pari al 35% in più rispetto alla settimana precedente. Numeri simili a quelli di settembre e ottobre di un anno fa – quando l’Italia scopriva le ‘zone a colori’ e il semi-lockdown – e che, inevitabilmente, sono destinati a lievitare durante l’inverno quando, peraltro, bisognerà fare i conti anche con l’influenza.

Ma, sottolinea Sestili, l’aumento, iniziato ad ottobre in tutta Europa, in Italia è mitigato dai vaccini “per questo la nostra situazione epidemiologica è fra le migliori”.

Anche per non perdere il vantaggio di una buona copertura vaccinale l’esecutivo sta pensando ad una proroga del Green pass, almeno fino a marzo e, contestualmente, all’estensione dello Stato di emergenza, con il quale confermare struttura commissariale, protocolli di sicurezza, come distanziamento e mascherine, smart working e tutte quelle norme e agevolazioni collegate all’emergenza pandemia.

L’inverno che è alle porte potrebbe comunque essere l’”ultima battaglia” per vincere la guerra al virus, come ha detto oggi il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco. “A meno che – puntualizza – non arrivi una variante più coraggiosa”. Nel frattempo, però, bisognerà cercare di convincere la platea degli scettici, tra cui una fetta di quasi tre milioni di over 50, ad accedere alla campagna vaccinale in modo da poter raggiungere al più presto il 90% di vaccinati. Obiettivo da sempre nel mirino del governo e del commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo.

Contemporaneamente, poi, si lavora alla terza dose. Una volta conclusa la somministrazione per “fragili”, over 80 e operatori sanitari, sarà la volta dell’estensione del booster per i sessantenni e gli insegnanti. I lavoratori scolastici, in particolare, potrebbero godere di una corsia preferenziale, rispettando comunque i sei mesi dalla seconda dose. Il primo a sollecitare il terzo richiamo per il prof è stato lo stesso ministro Patrizio Bianchi e lo ha ribadito il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ha poi rassicurato sulle feste in arrivo. “Vivremo un Natale libero”, ha spiegato, specificando però che non se ne parla per ora di alleggerire o addirittura abolire il Green pass. Intanto, l’Aifa si riunirà per decidere non solo per il via libera alla terza dose agli under 60 ma anche per indicare quale vaccino utilizzare come booster per il milione e mezzo di italiani che ha fatto Johnson&Johnson.

IL BOLLETTINO DI IERI IN ABRUZZO

Sono 17, di età compresa tra 1 e 97 anni, i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo su 1.439 tamponi molecolari e 5.967 test antigenici, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 83051. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 0.22 per cento.

Del totale dei casi positivi, nove sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila, sette in provincia di Chieti, sei in provincia di Pescara e uno in provincia di Teramo. Diminuiscono di un’unità il numero di casi provenienti da fuori regione (680) e di cinque unità quelli per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza (131).

Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nuovi casi e resta fermo a 2562.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 78.558 dimessi/guariti (+33 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1931 (-16 rispetto a ieri); nel totale sono ricompresi anche 486 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche.

61 pazienti (+6 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 9 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1861 (-22 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1439 tamponi molecolari (1490477 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 5967 test antigenici (1063948).

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