I renziani propongono il taglio dell’addizionale Irpef: idea in linea con i principi della maggioranza Dal dimezzamento dell’aliquota all’aumento della soglia di esenzione, l’ultima parola al consiglio
TERAMO . Segnali di pacificazione tra Italia Viva e la maggioranza comunale. A lanciarli è il gruppo consiliare, da poco orfano di Flavio Bartolini, passato al misto, che affida a una mozione sull’allentamento della pressione fiscale il tentativo di riapertura di un dialogo che, per la verità, con l’amministrazione non è mai stato sereno. A illustrare la proposta è Giovanni Luzii, affiancato dall’altro consigliere renziano Osvaldo Di Teodoro, che rilancia l’ipotesi di collaborazione con il centrosinistra cittadino anche in virtù del ruolo che di recente gli è stato assegnato nella Provincia governata dal centrodestra.
MENO TASSE
La leva utilizzata da Italia Viva è quella della fiscalità. Nella mozione, stilata dal gruppo e sulla quale sarà chiamato a esprimersi il consiglio comunale, testando l’effettiva praticabilità del percorso di riavvicinamento tra il sindaco Gianguido D’Alberto e i renziani, vengono proposte soluzioni di varia intensità per abbassare l’aliquota dell’addizionale Irpef che pesa sulle famiglie. La più radicale prevede un taglio netto, con dimezzamento dallo 0.8 per cento allo 0,4. Quella più morbida aggancia il livello di contribuzione al fasce di reddito differenziate, con innalzamento della quota di esenzione da 10mila a 30euro o 35mila euro. I redditi fino a 50mila euro pagherebbero lo 0.4 per cento, quelli fino a 75mila euro lo 0,6 e i restanti lo 0,8.
MISURA DI SOSTEGNO
«La proposta di riduzione incide su un gettito dell’addizionale di 5,4 milioni annui», spiega Luzii, «in un bilancio che, per fattori esogeni, non dovuti all’amministrazione, risulta in questo periodo particolarmente florido». È il momento giusto, secondo Italia Viva, per lanciare un messaggio concreto di attenzione alle fasce più deboli della società.
IL SIGNIFICATO POLITICO
«La mozione affronta uno dei temi che l’amministrazione dichiara al centro della sua attività», precisa Luzii, «ed è formulata in modo da lasciare aperte più soluzioni su cui convergere». Dalla maggioranza, dunque, Italia Viva si aspetta la condivisione della proposta. «Si tratta di un ponte che lanciamo verso D’Alberto nell’ottica della collaborazione», evidenzia il consigliere, «se il documento sarà respinto, vorrà dire che non ci può essere alcun dialogo». Si tratta di uno scenario che Luzii dice di volere scongiurare anche perché «da assessore provinciale mi occuperò di progetti strategici per la città».
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