L’associazione Emily incontra gli studenti: formiamo i giovani alla cultura del rispetto
VASTO. No alla violenza sulle donne. L’associazione Emily coinvolge scuole e Comuni nel progetto di educazione alla non violenza e alla difesa delle donne. Non solo donne adulte, ma purtroppo, sempre più frequentemente, anche giovani ragazze sono vittime di violenza. È recente la triste storia riportata dal Centro di una donna di Pollutri , madre di 5 figli, vittima delle aggressioni verbali e fisiche del marito consumate dinanzi ai bambini ( il maggiore di soli 12 anni ): dopo aver trovato la forza di denunciare, la donna è riuscita ad ottenere l’allontanamento dell’uomo dalla casa che condividevano. Nella vicenda è stato fondamentale l’intervento di Emily Abruzzo, associazione nata nel 2007 per tutelare le donne vittime di violenza. La donna è stata subito tutelata con supporto legale e psicologico, fornitole dalle associate di Emily Abruzzo. «Ora l’associazione», annuncia la presidentessa di Emily, la professoressa Teresa Maria Di Santo, «verificato il preoccupante aumento di episodi di violenza che interessano giovani ragazze, ha messo a punto un coordinamento giovanile composto da tre ragazze universitarie il cui obiettivo è aiutare le loro coetanee. Il fine della sezione giovanile è quello di essere un riferimento per tutte le ragazze vittime di violenza, e per chiunque sia vittima di bullismo e cyberbullismo. Emily le affiancherà con grande discrezione aiutandole emotivamente, legalmente e psicologicamente con il supporto delle psicologhe e avvocatesse dello sportello Save di Emily Abruzzo».
Sabato è cominciato il mese dedicato all’informazione e alla formazione con la collaborazione delle scuole del territorio. «Emily», dice Di Santo, «ha programmato una serie di eventi in collaborazione con l’Unavi ( Unione nazionale vittime) e il Comune di Cupello . Sarà seguito un percorso denominato “La chiave è nelle tue mani” che avrà inizio il 25 novembre. A febbraio 2022 è in programma il Safer internet day che terminerà l’8 marzo, giornata dedicata ai diritti negati e allo sfruttamento delle donne nel mondo del lavoro».
Di Santo ribadisce l’importanza della scuola e del ruolo dei dirigenti e docenti nell’accogliere i progetti per meglio prevenire e contrastare ogni forma di violenza, con testimonianze e laboratori che rendono i ragazzi protagonisti. (p.c.)