TERAMO – Alla base di uno sviluppo di crescita calcistico c’è sempre la società. Non implica che l’essere solidissima equivalga all’ottenimento di risultati prestigiosi, ma che sia garante di continuità operativa, sì: tra le tante note liete emerse dai 15 minuti dell’affollatissima conferenza stampa pomeridiana di Massimo Chierchia, questo è uno degli aspetti più importanti: “Noi forestieri? E’ vero, ma non eravamo nè siamo di passaggio, perché abbiamo passione per il calcio e siamo aperti alla città – ha dichiarato il presidente -. Nel ribadire che chiunque fosse interessato alle sorti biancorosse può farsi avanti, aggiungo che non siamo qui a termine. Con l’occasione voglio ringraziare l’ex presidente Luciano Campitelli che ci è stato vicino: non importano le cifre, contano molto di più i gesti“.
Un ringraziamento particolare è andato, ovviamente in apertura di conferenza, a chi ha reso possibile la continuità del Teramo Calcio, sbloccando i proventi degli sponsor figli di diversi contratti commerciali pregressi. “Ieri abbiamo ottenuto il placet per tali movimentazioni ed a giorni saremo operativi meglio e più di ieri, sapendo di riuscire a portare a termine il campionato con serenità. Abbiamo rischiato tanto, è vero, forse tutto… ma non sarei riuscito davvero a perdonarmelo“.
C’è stato un momento, in conferenza, nel quale Chierchia ha trattenuto a stento le lacrime ed è stato costretto a fermarsi, prima di riprendere il pieno controllo di se stesso: “La squadra ha bisogno di rinforzi e noi faremo il possibile, non le follie, per farlo: non dimentichiamo i calciatori che sono già qui e che rendono la rosa molto meglio assortita. Aspettiamo inoltre l’ok della Salernitana per l’arrivo dell’attaccante D’Andrea“.
Sull’assenza in città di Davide Ciaccia, che si protrae da tempo, è stato laconico: “Davide è stato prima sottoposto ad un intervento chirurgico e poi ha patito il Covid, che è stato superato da poco. Lo rivedrete presto al Bonolis, state tranquilli“.
Sull’incontro avuto con la squadra, stamane, ha detto: “Chi non ha voglia di stare a Teramo può andar via, l’ho detto a chiari note ai ragazzi che non hanno un solo motivo per lamentarsi: hanno tutto, non di più, ma tutto sì“.
Ultima annotazione riguarda l’ex presidente della squadra di calcio della nostra città: “Detiene il 40%; a fine giugno potrebbe cedere un ulteriore 30%. Sono cose che rientrano negli accordi“.