PINETO – “Come allontanare i cittadini dalla politica e far perdere loro la fiducia negli amministratori di ogni ordine e grado? Semplice, basta raccontargli che la colpa dellâinefficienza è sempre dellâaltro e mai la propria e dai oggi e dai domani, succede che i cittadini si allontanano dalle istituzioni e dalla politica. Succede proprio questo a Pineto in questi giorni, così come tutti gli anni, quando torna in voga, in vista della stagione estiva, il tanto dibattuto e sofferto tema dellâerosione costiera a Nord del Torrente Calvano e il progetto di realizzazione delle barriere antierosione. Eppure la cronaca, quella vera, quella fatta da atti amministrativi datati e sottoscritti da dirigenti comunali, regionali e delle altre autorità competenti, esiste ed è anche a disposizione di chi la vuole leggere per conoscere i nomi e cognomi di chi ha responsabilità ”. Inizia così una lunga nota con cui il M5S di Pineto, rappresentato in Amministrazione dall’Assessore al Bilancio Filippo Da Fiume e dalla Consigliera Silvia Mazzocchetti, chiede “chiarezza e rispetto dei cittadini” preoccupati da un’annosa vicenda che “minaccia seriamente il futuro di quella zona di territorio caratterizzato da insediamenti abitativi e da attività imprenditoriali legati al turismo”.
La ricostruzione che i pentastellati fanno della vicenda, inizia nel 2017, “quando il Comune di Pineto riceve un finanziamento dalla Regione, nellâambito del Master Plan, di 950.000 euro per la realizzazione di almeno una parte dellâintervento di difesa della costa. A tal fine lâIng. De Girolamo, incaricato dallâente comunale, rimette uno studio di fattibilità per la realizzazione degli interventi auspicati. Come M5S Pineto non abbiamo mai lesinato le nostre critiche sul sostanziale immobilismo sul tema che ha caratterizzato le precedenti Amministrazioni di centro sinistra, così come è agli atti del Consiglio Comunale la nostra volontà di lavorare per la soluzione del problema nellâesclusivo interesse dei cittadini di Pineto”. E, a questo proposito il M5S ricorda i due Consigli comunali straordinari sull’argomento, il primo nel settembre 2019 in cui fu approvata “una mozione che prevedeva la messa a mare di barriere orizzontali alla costa, e non più verticali come invece previso nel progetto originario De Girolamo” e una seconda mozione approvata nel Consiglio del marzo 2021, con la quale si rimetteva “la responsabilità dellâopera a carico della Regione, che tra lâaltro nel frattempo si stava dotando di un piano organico di difesa dellâintera costa abruzzese”.
“Câè da aggiungere che prima dellâavvio del procedimento di revoca del finanziamento di 950.000 euro da parte della Regione, a causa dei presunti ritardi nella realizzazione delle opere, lâAmministrazione pinetese aveva dato incarico allo studio dellâIng. Martegiani di redigere un ulteriore studio di fattibilità delle opere strutturali per la difesa della costa – continua la nota -, elaborato tra lâaltro condiviso dallâente comunale con la Regione Abruzzo. Nel marzo 2021 il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio nomina commissario ad acta incaricato della realizzazione dellâintervento di difesa della costa di Pineto lâIng. Giancarlo Misantoni. Ebbene sì, il progetto viene commissariato e tutti i pinetesi tirano un sospiro di sollievo, lâIng. Misantoni finalmente si occuperà della realizzazione delle barriere antierosione, avendo già a disposizione ben 2 elaborati tecnici firmati da professionisti degno di rispetto. Ma evidentemente qualcosa non funziona. Eâ proprio di questi giorni infatti, esattamente del 20 gennaio 2022, la bocciatura del Comitato Via (Valutazione Impatto Ambientale, anchâesso organo della Regione Abruzzo) del progetto proposto dallâIng. Misantoni, per incongruenza del progetto stesso con quanto previsto dal Piano Regionale (sic!) di Difesa della Costa”, ovvero “lo strumento di cui la Regione si è dotata per combattere il fenomeno erosivo costiero, che attanaglia ormai lâintera costa abruzzese e che per il comune di Pineto prevedeva ‘la realizzazione di una platea sommersa di lunghezza pari a 500 m, quota della berma posta a -2m, larghezza della berma pari approssimativamente 10m e profondità di imbasamento pari a circa 3.5m. Lâintervento si completa con versamento di circa 150.000 m3 di sabbia ⦠la sezione più settentrionale è localizzata in corrispondenza del pennello presente immediatamente a Nord dellâarea di intervento’. Alla luce di quanto sopra, alcune domande sorgono spontanee:
1) perché lâing. Misantoni, commissario ad acta nominato per occuparsi della soluzione del problema di erosione, si discosta dal Piano di Difesa della Costa approvato dalla Regione Abruzzo suo stesso ente di appartenenza? Poteva forse esserne allâoscuro?
2) perché invece di proseguire il lavoro fatto da diversi professionisti incaricati, i cui compensi, ricordiamolo, sono tutti a carico dei contribuenti, e sui quali progetti câera ormai il parere favorevole di tutte le autorità competenti, compresa lâArea Marina Protetta Torre del Cerrano, lâing. Misantoni pensa di ricominciare da capo lâiter con un nuovo progetto che viene poi cassato dallo stesso Comitato Via come ‘incongruente’ con il Piano Regionale di Difesa della Costa e con documentazione discordante e carente?
3) perché le associazioni territoriali nate a scopo di difesa della costa, non essendoci più tempo da perdere, non hanno chiesto al commissario ad acta di proseguire il lavoro già iniziato dallâIng. Martegiani, che aveva accolto le linee di indirizzo condivise allâunanimità dal Consiglio Comunale di Pineto, massimo organo rappresentativo della città ?
4) Perché i rappresentati politici regionali continuano a fare passerelle sul territorio pinetese, incontrando solo alcune parti politiche e solo alcune associazioni locali, ignorando completamente lâAmministrazione comunale, unico soggetto pubblico con il quale concordare di procedere insieme verso la stessa direzione ormai indicata normativamente dal Piano di Difesa della Costa approvato e pubblicato a novembre 2021?
5) Con quali fondi la regione intende finanziare lâopera, atteso che i 950 mila euro stanziati dalla regione e i 900 mila euro dai fondi del governo non sono assolutamente sufficienti a completare i lavori? Chi si assumerà la responsabilità di iniziare unâopera così impattante senza che vi sia la certezza di poterla poi completare, visto che le diverse stime di spesa prevedono un esborso finanziario che va dai 3,8 ai 5 milioni di euro? Chi risponderà a queste domande? Chi risarcirà i cittadini dei danni subiti e subendi e dello sperpero di denaro pubblico finora consumato?”.
Il Movimento 5Stelle Pineto ancora una volta chiede chiarezza e trasparenza, in primis al commissario ad acta Dott. Giancarlo Misantoni, a seguire alle forze politiche che guidano la Regione e infine ai Consiglieri comunali di opposizione del centro destra, affinché spieghino ai cittadini pinetesi perché invece di lavorare insieme ed in modo unitario allâAmministrazione in carica, così come è avvenuto con lâapprovazione unanime delle due mozioni sopra richiamate, continuano a strumentalizzare politicamente la vicenda, a fare polemiche inutili e andando incontro a pessime figure, come la bocciatura del progetto da parte degli stessi organi regionali sta a testimoniare? In conclusione, siamo a ribadire che lâAmministrazione comunale di Pineto, di cui siamo entrati a far parte dallo scorso novembre, e tutte le forze politiche di maggioranza sono a favore della soluzione strutturale del problema erosivo a nord del Calvano; a questo punto come gruppo locale del M5S ci chiediamo se non sia il caso che il commissario ad acta, Dott. Misantoni venga a riferire in merito in Consiglio Comunale, sperando che questa nostra richiesta possa essere supportata da tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, perché i cittadini di Pineto meritano chiarezza e soprattutto rispetto”, conclude la nota M5S.