Di Piero sollecita il rinvio della videoconferenza fissata per mercoledì dalla Presidenza del Consiglio Per il sindaco è necessario lo studio dell’Ingv sulla sismicità del tracciato. Anche Di Girolamo d’accordo
SULMONA. Si riaccende il dibattito sul caso Snam e il sindaco Gianfranco Di Piero chiede un rinvio della discussione in attesa dello studio dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). Proprio nei giorni in cui l’Italia sta lavorando per trovare delle forniture di gas alternative a quelle garantite dalla Russia, alla luce del conflitto bellico in corso, si rianima il dibattito sulla centrale Snam che dovrebbe essere realizzata nella zona industriale di Sulmona. Nel marzo scorso la commissione Ambiente aveva preso tempo rimettendo all’amministrazione comunale della città la verifica della regolarità della procedura in corso. Nei giorni scorsi, poi, è arrivata la convocazione da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri per mercoledì in video- conferenza e il primo cittadino ha chiesto uno stop.
RICHIESTA DI RINVIO
Con una nota indirizzata a tutti gli attori di questa annosa vicenda – dalla Regione Abruzzo alla Regione Marche, fino alle Province, ai Comuni, ai Parchi e alle Comunità montane che dovrebbero essere attraversate dall’impianto, il sindaco Gianfranco Di Piero ha chiesto di fermarsi. Nella lettera è stato specificato che l’incontro convocato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri non potrà tenersi perché ci sono delle carenze sulla documentazione prodotta e, nello specifico, manca lo studio dell’Istituto di geofisica e vulcanologia.
«In relazione alla riunione convocata per mercoledì alle 11 in modalità video-conferenza, relativa all’autorizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno», ha spiegato il primo cittadino Di Piero, «il Comune ha chiesto il rinvio. La richiesta è fondata sulla carenza dello studio dell’Ingv sulla sismicità del tracciato. Abbiamo ribadito l’inutilità e la dannosità dell’opera e l’esigenza che venga effettuata una nuova valutazione di impatto ambientale e un’approfondita analisi costi benefici». Il sindaco di Sulmona, inoltre, ha invitato tutti gli altri enti coinvolti – Regioni, Province, Comuni –a presentare una richiesta di rinvio alla presidenza del consiglio dei ministri e, qualora non dovesse essere accolta, a partecipare all’incontro «ribadendo la contrarietà all’opera e l’illegittimità della convocazione e di eventuali decisioni assunte in difetto dello studio dell’Ingv».
APPELLO ALLE ISTITUZIONI
Anche la senatrice del Movimento 5 Stelle, Gabriella Di Girolamo, ha fatto appello alle istituzioni affinché seguano l’esempio dell’amministrazione di Sulmona. «La necessità di acquisire lo studio sismico mi è stata comunicata nell’aula del Senato dall’allora ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, in risposta a una mia interrogazione», ha dichiarato la senatrice. «Le preoccupazioni espresse in quell’interrogazione sono state ribadite anche nella mozione che ho presentato a giugno del 2021 per impegnare il Governo a rivedere completamente l’opera, anche con una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale. Mi auguro che anche le altre amministrazioni interessate, seguendo l’invito della città di Sulmona, manifestino la propria contrarietà ad un’opera che si dimostra ancora più inutile e dannosa alla luce dei recenti conflitti internazionali».
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