L’AQUILA – C’è una apertura da parte della maggioranza di centrodestra in Regione Abruzzo sulla vicenda della esclusione dei comuni del cratere dei terremoti 2009 e 2016 e 2017 dalla Carta degli aiuti di Stato, approvata dalla Giunta regionale, contro la quale il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci è da cinque giorni in sciopero della fame.
Stamani Pietrucci, che ha inscenato la protesta in una stanza di palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio abruzzese all’Aquila, ha ricevuto la visita del presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.
Questo il nodo del contendere: la Carta degli aiuti di Stato a finalità regionali 2022-2027 individua le aree territoriali contigue che riceveranno benefici mirati per lo sviluppo economico. Nella programmazione della Regione Abruzzo restano fuori, in base ai criteri adottati e ai bacini di popolazione, gran parte dei Comuni dei crateri 2009 e 2016. Le aziende che stanno fuori dalla Carta non potranno usufruire del Credito di Imposta e soprattutto non potranno utilizzare appieno i Bandi per il sostegno alle Imprese.
Come spiegato all’Ansa dallo stesso esponente aquilano dem, “il presidente che in questi giorni mi ha telefonato, nell’incontro di stamani ha condiviso la mia preoccupazione annunciandomi che si farà portavoce di questa istanza emersa con forza con la mia protesta, aprendo un confronto a tutto campo e convocando una seduta dell’assemblea regionale con questo importante punto all’ordine del giorno”.
“Anche la maggioranza si è accorta del danno che può arrecare soprattutto nell’Abruzzo interno l’esclusione comuni che vedrebbero mortificato anche l’utilizzo e il buon risultato dei fondi Pnrr – spiega ancora Pietrucci che domenica ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici per una iniziale condizione di disidratazione -. Le due misure insieme, ad esempio il credito di imposta previsto nella Carta, potrebbero fare da attrattore vero per gli imprenditori che vogliono investire. E dopo la tragedia, ora, serve il sostengo a queste zone, soprattutto interne. Sono provato ma non mollo la presa fino a quando non ci saranno risultati tangibili”.
In mattinata, Pietrucci ha ricevuto la visita del commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto del Centro Italia, l’abruzzese Giovanni Legnini, dimessosi dall’assemblea regionale per assumere l’incarico nazionale lasciando il posto proprio al 46enne dem aquilano.
“Anche il commissario ha condiviso la mia protesta auspicando un confronto ma pregandomi di sospendere lo sciopero della fame per la mia salute – commenta.
Il dem ha ricevuto la telefonata dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, che si interesserà della questione. In questi giorni, l’esponente del Pd ha incassato la solidarietà di sindaci dell’Aquilano e del Pescarese, oltre che di molti amministratori ed esponenti politici.
Stamani c’è stata la presa di posizione elle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil che però nella nota non citano Pietrucci e la sua battaglia.
“La decisione della Giunta Regionale di escludere quasi tutti i Comuni dei crateri sismici dalla nuova ‘Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2022-2027’, atto che individua le aree territoriali contigue destinatarie di benefici mirati per lo sviluppo economico, pone ulteriori ostacoli al complesso percorso di rilancio del tessuto sociale ed economico di aree interne drammaticamente in difficoltà – si legge nella nota -. “E’ importante attivare e mantenere un dialogo sociale costante e di merito perché gli aiuti di Stato mirano a sostenere lo sviluppo economico delle zone svantaggiate, a recuperare il ritardo accumulato e a ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione. Sono uno strumento che offre anche maggiori possibilità di dare sostegno ai territori che affrontano una transizione, verde e digitale, e sfide strutturali e solo con il confronto il Governo regionale e le Parti Sociali possono cooperare positivamente per realizzare la necessaria sintesi che affronti le riforme, programmi la transizione e determini la ripresa dell’Abruzzo e dei comuni delle aree interne attraverso un nuovo patto sociale”, incalzano i tre segretari generali.
“Si tratta di luoghi che da tempo subiscono un preoccupante fenomeno di spopolamento e criticità che gli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017 prima e la pandemia poi hanno pesantemente aggravato – sottolineano i tre sindacati – Auspichiamo che nel merito possa attivarsi un confronto e ci auguriamo di essere coinvolti qualora si adotti la scelta di convocare un Consiglio Regionale straordinario dedicato a tale tematica, ma soprattutto chiediamo di rendere strutturale e permanente un confronto con le parti sociali per governare l’emergenza e per negoziare o per rivedere le scelte a sostegno della crescita, dello sviluppo e del lavoro”.
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