ROMA – Sceglie Milano, e lo storico palazzo tra corso di Porta Vittoria e via Freguglia, il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, per presentare ai colleghi e ai cittadini le ragioni dello sciopero della magistratura contro la riforma del Csm firmata dalla Guardasigilli Marta Cartabia. Mentre in tutta Italia – a Roma e Napoli ad esempio – si tengono altrettante assemblee, aperte ai cittadini, agli esponenti politici e anche agli avvocati, per spiegare le ragioni dell’astensione. Uno sciopero che, dice subito Santalucia ai colleghi riuniti in assemblea, “è stato fatto di lunedì proprio quando i calendari di udienza non sono intensi e per recare il minor disagio possibile”. A Milano, in assemblea, i magistrati presenti sono già un centinaio.

“Questa legge sarà pure compatibile, ma è poco conforme allo spirito della Costituzione”. È questo il netto giudizio di Santalucia, toga della sinistra di Area, ma iscritto anche a Magistratura democratica, nonché oggi giudice della Cassazione con un’esperienza da direttore dell’ufficio legislativo di via Arenula con l’ex Guardasigilli Andrea Orlando, quindi anche un esperto “dall’interno” di leggi sulla giustizia.
“Il nostro – dice Santalucia – non è un mettersi di traverso alle riforme perché siamo perfettamente consapevoli che la giustizia deve migliorare la sua resa di servizio, ma vorremmo una buona riforma”. Per questo noi scioperiamo oggi, perché ci sono i tempi per intervenire correggendo alcune storture di questo disegno di legge”. E ancora: “Alla politica diciamo che non siamo contrari alla riforma a patto di fare qualche importante, significativo, aggiustamento a una legge che può contribuire, se corretta in alcune scelte anacronistiche, a una giustizia più semplice”.
Poi Santalucia dà voce ai tanti dissensi contro la legge che si sono legati dai colleghi di tutt’Italia: “In pochi ritengono che questo disegno di legge vada bene”. Quanto all’arma dello sciopero – insiste il capo dell’Anm – “non è stata la dirigenza a decidere, ma la stragrande maggioranza di magistrati”. Ma rispetto al rischio flop Santalucia è netto: “I colleghi potranno scioperare o meno secondo valutazioni e opportunità, e coloro che non scioperano non significa che siano favorevoli al disegno di legge”.
Non aprire allegati se l’identità del mittente non è nota. Verificare sempre l’autenticità del link della pagina che ti richiede dati personali. In caso di dubbi contattare l’help desk di riferimento.