Decorazioni e iniziative lungo tutto il percorso teatino attraversato dalla corsa Sui monti spunta la “Presentosa”: il tradizionale gioiello sarà riprodotto in legno
CHIETI . Le strade della provincia teatina si tingono di rosa. Con l’avvicinarsi della tappa di domani, 191 chilometri che si snodano da Isernia al Blockhaus, sulle strade attraversate dal Giro d’Italia spunta di tutto: biciclette attaccate ai balconi, drappi rosa che scendono dai campanili, gerani rosa. È tutto un fiorire del coloro simbolo della storica corsa. Ci sono paesi dove la gara non è mai transitata. Come Ari, dove il sindaco Marcello Salerno ha organizzato ben tre giorni di iniziative, da questa sera a lunedì, per omaggiare il Giro. Viene messa in palio anche una bicicletta per chi indovinerà il vincitore di tappa. La festa scoppia anche a Filetto, dove è previsto il traguardo volante che mette in palio persino una pecora al corridore abruzzese che lo taglia per primo in piazza San Giacomo, al centro del paese. Bandiere e decorazioni sono già pronte a Roccamontepiano: qui il sindaco Adamo Carulli ricorda che dalle 11.30 il traffico è interdetto in via Marcazilli, via Scuole riunite e via Maiella, come da programma che vuole che su tutto il percorso le strade siano chiuse due ore e mezza prima del passaggio dei ciclisti. E poi c’è Pretoro, che ospita il traguardo di tappa sulla Maiella, all’incirca 300 metri dopo l’Hotel Mammarosa.
Ad aspettare i ciclisti sulla Maiella, a Pretoro ci sarà anche la Presentosa, il gioiello simbolo d’Abruzzo. Alle 17.30 a Mammarosa è stata prevista un’istallazione artistica che rappresenta la Presentosa stessa. Si tratta di un’opera di Land Art, che riproduce il capolavoro dell’arte orafa abruzzese e verrà installata sulla “Majella Geopark”, GeoParco Mondiale Unesco. L’installazione artistica verrà realizzata in grandezza tale da essere visibile dall’alto ed essere ripresa dagli elicotteri al seguito della manifestazione: una straordinaria occasione di promozione del territorio, delle unicità del patrimonio naturalistico e di quello culturale.
La “Presentosa” è espressione di storia, arte, creatività, ingegno e amore, un segno che si fa dono alla “montagna madre” riconosciuta patrimonio mondiale Unesco, ed è simbolo del capolavoro di arte orafa abruzzese che tuttora il gioiello settecentesco continua a rappresentare. Da un’idea di Antonio Corrado, l’installazione è stata realizzata in legno dal maestro Francesco Carullo, in stretta sinergia con il club per l’Unesco di Chieti, l’Ente mostra artigianato artistico abruzzese, il Comune di Pretoro e grazie alla collaborazione del Parco nazionale della Maiella. Il sindaco di Pretoro, Diego Giangiulli, si è detto felicissimo di ospitare questa installazione.
L’Ente mostra dell’artigianato artistico abruzzese, presieduto da Gianfranco Marsibilio, ha ritenuto di voler curare la realizzazione di questo importante manufatto, con la speranza che venga recepita la rilevanza di avere in Abruzzo un marchio di qualità che contraddistingua l’artigianato artistico. Si occuperà dell’installazione del manufatto sapientemente realizzato con le nuove tecnologie digitali dal maestro Carullo. «La Presentosa ha due cuori», dice Cinzia Di Vincenzo, presidente del Club per l’Unesco, «un binomio d’amore come montagna e mare, uomo e ambiente, arte e natura. Un gioiello che evoca la grandiosità dell’arte orafa abruzzese, che ha visto grandi interpreti e maestri come Nicola da Guardiagrele, un gioiello che lega alla sacralità di un pegno d’amore, la sacralità dei rosoni delle nostre cattedrali».
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