Lui è morto a 51 anni, stroncato da un malore. Ma grazie alla grande generosità della sua famiglia altre cinque persone, in attesa di trapianto, sono state salvate.
Samuele Fioretti, maceratese, viveva a Villa Potenza. Sabato mattina, mentre era al supermercato nel capoluogo, ha accusato un malore e si è accasciato a terra. È stato soccorso e trasportato all’ospedale di Macerata ma le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Sono stati i medici a proporre l’espianto e la famiglia, la mamma, il papà, il fratello e la cognata, pensando al carattere di Samuele, hanno deciso di accettare.
Dal suo corpo sono stati prelevati durante un intervento chirurgico delicato durato alcune ore, il fegato, i reni e le cornee. Cinque organi che sono stati donati ad altrettanti pazienti, ha raccontato la dottoressa Francesca De Pace, responsabile del Centro regionale trapianti.
“Tutto l’ospedale si è adoperato affinché tutto andasse bene, a partire dalla Rianimazione”, ha spiegato De Pace, evidenziando che ad oggi nelle Marche “sono 11 i prelievi multiorgano eseguiti, 37 i trapianti, 7 le opposizioni e diverse inidoneità”. “Molti pazienti con patologie non curabili possono vivere grazie alla donazione o migliorare la loro qualità di vita – ha sottolineato ancora la responsabile del Crt – Se non trapiantiamo gli organi salva vita, cuore, polmoni e fegato i pazienti muoiono”.
La salma del cinquantunenne è stata poi restituita alla famiglia per i funerali. “Alzeremo gli occhi al cielo e penseremo che Samuele vive in altre persone”, hanno detto i familiari a Cronache Maceratesi.