L’ex assessore ed ex capogruppo provinciale contro la decisione del partito di appoggiare Travaglini L’ex sindaco: ho chiesto al centrosinistra le primarie e invece si è alleato con pezzi del centrodestra
SAN SALVO. Restituisce la tessera del partito, contestando la scelta fatta dal Psi di appoggiare Fabio Travaglini, candidato sindaco di una coalizione dove è presente anche una lista di centrodestra (Azione Politica). Protagonista del gesto è Osvaldo Menna, ex assessore comunale di San Salvo ed ex capogruppo provinciale del Psi. Intanto l’ex sindaco Gabriele Marchese spiega ai cittadini i motivi della sua candidatura a sostegno di Giovanni Mariotti, aspirante sindaco del centrosinistra.
«Non è accettabile ciò che sta accadendo a San Salvo, scrive Menna in una lettera indirizzata al segretario nazionale Enzo Maraio e ai vertici regionali e provinciali del Psi, “ovvero che il simbolo del nostro amato partito, con centotrenta anni di storia di lotte politiche, sociali ed antifasciste, sia messo in una coalizione che ha perso ogni sua connotazione di centrosinistra, accanto ad una lista civica, Azione Politica, dichiaratamente di centrodestra e che oggi al suo interno annovera Clementina De Virgiliis, ben nota nella nostra città per essere elemento di spicco dell’ex Msi, dal quale non si è mai dissociata negli anni, ex candidata sindaco di destra nel 1994; Tonino Marcello, candidato alle ultime regionali contro il centrosinistra ed assessore fino allo scorso mese di marzo nell’amministrazione di centrodestra e Fabio Raspa, altro assessore comunale ed infine Nicola Argiro, ex consigliere provinciale e regionale di Forza Italia che è candidato però in un’altra lista “Più San Salvo”, ndc). Da socialista storico e da presidente del circolo Avanti San Salvo», prosegue Menna, «non posso accettare che i principi socialisti di Gramsci, Matteotti, Nenni e Pertini vengano calpestati in maniera così abietta solo perché qualche persona vuole cavalcare il cavallo di uno pseudo vincitore. Avrei auspicato un sussulto di orgoglio socialista nei nostri dirigenti locali, provinciali e regionali di fronte a questo marchiano arretramento della coalizione che sostengono. Mi vedo quindi costretto a restituire la mia tessera da iscritto al partito socialista italiano, che, nella dirigenza di questa città, di questa provincia e di questa regione non rappresenta più non solo me, ma nessun altro socialista vero e disinteressato».
Nel frattempo l’ex sindaco Marchese spiega le ragioni della sua discesa in campo a sostegno di Mariotti con la lista “Cambiamo San Salvo”. «Come movimento politico abbiamo lavorato con convinzione per ricomporre l’unita del centrosinistra, attraverso la richiesta di avviare un percorso pubblico e trasparente, con “primarie” che aiutassero a capire quale fosse il candidato ideale», ricorda Marchese, «questa proposta è rimasta senza alcuna risposta. E a farcene capire le motivazioni è quello che sta avvenendo in questi giorni, con il “cosiddetto centrosinistra” che anziché lavorare per l’unità, ha preferito allearsi con pezzi di centrodestra. Sono certo che gli elettori sapranno giudicare e respingere questi tentativi di autentico trasformismo politico. San Salvo ha bisogno di voltare pagina, di tornare a crescere e lo può fare solo con una persona onesta ed affidabile come Mariotti».
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