L’AQUILA – Un duro atto di accusa sulla sanità aquilana in declino, e delle gravi criticità dell’ospedale San Salvatore, “vittima di vergognosi tagli” e cinque proposte per porvi rimedio.
La critica sferzante e le proposte arrivate oggi in conferenza stampa dalla deputata del Pd Stefania Pezzopane, candidata sindaco dell’Aquila, dall’ex sindaco Massimo Cialente, medico, dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, e dal consigliere comunale Stefano Albano.
Durissimo Cialente: “Oramai il San Salvatore è un ospedale da campo, non è ospedale hub regionale. Ci ho dedicato la vita alla sanità pubblica, dovete vedere oggi la faccia d’infermieri e medici costretti a turni massacranti, per mancanza di personale, tra l’altro con rischio accresciuto di errori ed eventi aversi. Eppure il direttore generale Ferdinando Romano blocca le assunzioni, suo unico interesse è risparmiare, tagliare i costi ma è come se un ristorante si taglia sul sale l’olio e il pane. E il sindaco Pierluigi Biondi non dice nulla”
E ha lanciato l’allarme, “molti medici stanno andando via, perché la situazione è insostenibile, non ci sono nemmeno i farmaci e vengono rimandate le visite”.
Ha aggiunto Pietrucci: “Il presidente Marco Marsilio con la boria che lo contraddistingue ha affermato che è colpa del governo se non può fare le stabilizzazioni. Una c… la Regione Lazio e la Regione Puglia hanno fatto le stabilizzazioni. Al personale precario della Asl dico: non credete a Marsilio”.
“Da Sindaca, se gli aquilani mi daranno questa responsabilità, produrrò un cambiamento radicale – ha incalzato Pezzopane – . A testa alta, non con il capo chino di Biondi davanti a Marsilio. Nonostante le professionalità e l’impegno profuso ogni giorno dal personale. Tantissime sono le difficoltà, tra lo scandalo delle condizioni in cui si svolgono gli esami, la mancanza di assunzioni e di materiale. Le nostre professioniste e i nostri professionisti sono costretti a lavorare in quella che sembra una condizione da ospedale da campo, ma visto che la nostra è una politica fatta non solo di aiuole e giardinetti, di posizionamento di fontanelle e inaugurazioni; visto che noi di sanità ci occupiamo ogni giorno, non solo in campagna elettorale, non ci limitiamo a raccontare problemi accusando e facendo geremiadi, noi siamo qui per fare le nostre proposte in maniera attiva, pronti a governare questa città e risollevarla dal disfacimento delle nostre eccellenze che altrimenti diverrebbe un destino”.
A seguire le cinque proposte formulate.
Partecipazione: basta egoismi e clientelismo, basta uomini soli al comando. Stimoliamo il confronto e il dibattito istituendo la consulta della sanità coinvolgendo che metterà insieme i soggetti, la asl e l’università. Inoltre, è necessario convocare mensilmente l’ormai dimenticato, dall’attuale sindaco, comitato ristretto dei sindaci.
Personale: indire concorsi a tempo indeterminato entro sei mesi, stabilizzare i precari storici, attuare un programma di internalizzazione. Troppo precariato, i giovani così vanno via. Le altre Asl fanno i concorsi, alla Asl 1 no
Tecnologie: Attuare al più presto un processo di ammodernamento tecnologico per migliorare i servizi, concentrandosi sulle situazioni più vergognose, ad esempio la vergognosa situazione della PET, abbandonata in un cassone da anni.
Acquisti materiale: assicurare materiale di consumo, presidi, farmaci e reagenti, per mettere i nostri medici nelle condizioni di poter lavorare ed esercitare i propri talenti al meglio e nella condizione che meritano.
Edilizia sanitaria: utilizzare i fondi dell’art 20 per adeguare sismicamente l’ospedale, completare gli interminabili lavori e per migliorare la struttura per quanto riguarda il risparmio energetico. Fondi PNRR e rimodulazione art20.
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