Pubblica illuminazione carente e niente potature. Tre residenti: «Ma la colpa è anche dei cittadini»
ROSETO. «Non ce la facciamo più. Montepagano è nel degrado da mesi. Tutto ciò non dipende solo dalle amministrazioni ma anche dai cittadini stessi». A sfogarsi sono Daniele Amodeo, suo fratello Pietro e Fausto Ditali, tre cittadini che da anni risiedono a Montepagano che è il centro storico di Roseto ma che attualmente in molti punti è in stato di abbandono.
Oltre all’illuminazione che manca in alcuni tratti e i neon installati al posto degli storici lampioni (alcuni non funzionanti, altri rotti), i tre cittadini segnalano le mancate potature che in alcuni casi, come in largo Santa Caterina, non permettono l’apertura delle finestre. «Io abito qui», dice Pietro Amodeo, «e non posso affacciarmi alla finestra. Chiedo una semplice potatura». Pietro Amodeo è sulla sedia a rotelle e lamenta la presenza nel paese di numerose barriere architettoniche. «Mi dicono che ci sarebbe un piano di eliminazione delle barriere architettoniche, ma quando si concretizzerà?» si chiede. Ditali invece segnala due panchine, una in largo Santa Caterina e l’altra sotto alla porta di Santa Caterina, rotte da oltre 10 anni. «Abbiamo segnalato queste due panchine quando c’era l’amministrazione Pavone», afferma Ditali, «e a distanza di 10 anni ancora sono in queste condizioni. Questo è un paese bellissimo, ma ci vorrebbe più amore per esso da parte di tutti». All’ingresso del paese, all’incrocio con la strada provinciale 19, c’è un palo dell’illuminazione inclinato e la segnaletica stradale in parte è coperta e in parte è rotta. «A noi non interessa chi amministra e non siamo per questo o quel partito», precisa Daniele Amodeo, «noi vorremmo che ci fosse più considerazione per Montepagano sia da parte dell’amministrazione sia da parte degli stessi cittadini residenti».(l.v.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .