Sollecitate misure per sanare il problema della carenza di personale che rischia di paralizzare gli uffici L’Aiga: pronti a sostenere la protesta con l’astensione dalle udienze proclamata dall’assemblea
AVEZZANO. Anche i giovani avvocati marsicani chiedono interventi immediati per risolvere il problema della carenza di personale amministrativo al tribunale di Avezzano. Una situazione che rischia di paralizzare la giustizia in un territorio tra quelli in provincia con la più alta incidenza di criminalità.
Nel corso dell’assemblea degli avvocati di giovedì è stata proclamata l’astensione dalle udienze per una settimana e sono state annunciate iniziative di protesta per denunciare la grave carenza di personale, come non si era mai visto in passato. La sezione Aiga ha partecipato all’assemblea indetta dall’Ordine degli avvocati di Avezzano presieduto da Franco Colucci.
«Abbiamo apportato il nostro contributo alla battaglia per tenere aperto il tribunale di Avezzano, cuore pulsante della città e dell’intera Marsica», sottolineano dall’Aiga, presieduta da Luigi Ranalletta. «Il tempo restante concesso dalla proroga», affermano i giovani avvocati, «è ormai prossimo alla scadenza e da quanto si è appreso, il ministero della Giustizia avrebbe negato l’invio di personale amministrativo, con la conseguenza che si impone l’adozione di misure, anche di protesta, che possano essere efficaci e volte a ottenere l’agognata ricostituzione della pianta organica amministrativa».
«Per questo motivo», continuano, «l’assemblea ha deliberato l’astensione dalle udienze e verrà aggiornata a breve. La giovane avvocatura avezzanese sta predisponendo delle proposte che verranno sottoposte alla prossima assemblea a tutti i colleghi».
Si tratta di un tema caldo visto che il rischio è la paralisi della giustizia e una chiusura anticipata, nonostante la proroga ottenuta per scongiurare la soppressione fino alla fine del 2023. Si registra attualmente ad Avezzano un carenza di dipendenti amministrativi che si aggira intorno al 54 per cento.Una situazione che accomuna molte strutture italiane, ma mai con tali percentuali. Una carenza eccessiva in relazione alla funzionalità del tribunale e, quindi, una situazione che deve essere per forza riportata all’interno di posto scoperti in numero non superiore al 20 per cento. L’allarme è scattato quando, in via informale, si è saputo che le varie iniziative tese ad avere un’integrazione dei dipendenti andati in pensione sono tutte naufragate.
I funzionari di cancelleria sono attualmente solo due e uno sta per andante in pensione. Servirebbero almeno cinque funzionari di cancelleria e quanto meno otto assistenti. Nel settore amministrativo sono andate in pensione otto persone lo scorso anno, a cui si aggiungono due dipendenti già a riposo dal 2021 e altri due in procinto di andar via. Sono recentemente arrivati 11 nuovi amministrativi ma che assisteranno i magistrati e daranno solo un apporto alle cancellerie. Altri otto a tempo determinato dovrebbero prendere servizio ma lavoreranno all’ufficio del processo.
Gli avvocati, nel corso dell’assemblea, hanno annunciato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale e un’interpellanza parlamentare per mezzo dei politici abruzzesi, oltre a numerose iniziative di protesta che verranno messe in atto dopo l’astensione dalle udienze, che scatterà tra giugno e luglio.
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