Il progetto approvato dal consiglio di Manoppello prevede lo sfruttamento dei territori della Maiella L’obiettivo è organizzare visite guidate nel sottosuolo, richiesti 4,3 milioni di euro di fondi europei
MANOPPELLO. Ci sono oltre cento miniere in disuso tra Manoppello, Abbateggio, Lettomanoppello, Scafa, Serramonacesca e Turrivalignani. Sono tutte da riqualificare e mettere in sicurezza per poi aprirle ai turisti, nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo i sindaci dei sei Comuni hanno deciso di mettere le basi per una «proposta progettuale» che ha lo scopo di «dare valore al sistema minerario della Maiella, che racconta oltre un secolo di estrazione mineraria e le storie dei minatori, i quali tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi cinquant’anni del Novecento, hanno scavato, sotto la montagna, per estrarre bitume».
Il primo passo è stata l’approvazione, da parte del consiglio comunale di Manoppello, nella seduta di giovedì scorso, di una specifica convenzione che sarà sottoscritta dal sindaco Giorgio De Luca insieme ai colleghi delle altre amministrazioni, con l’obiettivo di attuare un «Progetto di valorizzazione ecoturistica del sistema minerario della Maiella». I sei Comuni, in questo modo, potranno partecipare all’avviso pubblico per la presentazione di «proposte di intervento per la realizzazione di piani di sviluppo di green communities» da finanziare nell’ambito del Pnrr. La dotazione finanziaria massima di progetto è stimata in massimo di 4 milioni 300mila euro da reperire sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra le prerogative della convenzione, che vedrà anche la costituzione in forma associata di uno specifico ufficio di Piano che si occuperà del coordinamento delle attività, c’è appunto la costituzione di una green communities nell’area dell’ex distretto minerario della Maiella occidentale, ovvero «di una comunità locale integrata che intende sfruttare in modo equilibrato le risorse che tendono ad essere sostenute nella realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale».
L’iniziativa arriva a pochi giorni dall’anniversario, 66 anni fa, della tragedia nelle miniere di Marcinelle in cui morirono 136 italiani, tra cui 23 cittadini di Manoppello, il cui territorio conta oltre 20 miniere. Nei prossimi giorni anche gli altri Comuni, Lettomanoppello capofila, sottoscriveranno le convenzioni. «Passo fondamentale», chiarisce De Luca, «verso la promozione e valorizzazione, in ottica green, del bacino minerario della Maiella. Solo Manoppello conta 20 siti. Dall’800 ad oggi il polo minerario ha permesso la costruzione di ferrovie, teleferiche, centrali idroelettriche, grandi stabilimenti per la lavorazione di prodotti di estrazione».