I messaggi sono la punta dell’iceberg. Alessandro era stato avvicinato anche in strada. I ragazzi che lo perseguitavano erano passati dalle minacce e dagli insulti su un’app a comportamenti molesti, bullismo e prese in giro nei luoghi che il 13enne frequentava. Offeso, deriso. Gli avevano reso la vita impossibile: potevano raggiungerlo in qualsiasi momento via social.
Questo contenuto è
riservato agli abbonati
3,99€/settimana prezzo bloccato
Tutti i contenuti del sito, il quotidiano e gli allegati in digitale
Abbonati per leggere anche