ROMA – Sarà il simbolo di tutte le battaglie dei mesi che verranno. “L’aborto non è colpa, non è reato, obiezione di coscienza, violenza dello Stato”. “Se toccherete la legge 194 bruceremo le città”. “Sul mio corpo decido io, non lo Stato e nemmeno il vostro Dio”. Se al nuovo governo di Destra serviva un segnale dalla piazza, ieri dal cuore di Roma e dalla manifestazione di “Non una di meno”, questo segnale è arrivato forte e chiaro.