Ascoltati anche diversi testimoni. La Procura deciderà se nominare un perito per ulteriori esami
AVEZZANO. Continuano le indagini sulla morte di Alessia Prendi avvenuta mercoledì scorso, intorno alle 18, nell’oratorio di San Pelino, frazione di Avezzano. L’11enne stava giocando nel campetto del paese quando la struttura dell’altalena ha ceduto di schianto, travolgendola. I carabinieri di Avezzano, che si stanno occupando delle indagini, hanno ascoltato nuovi dei testimoni in grado di fornire elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti e acquisito altri documenti relativi alla gestione dello spazio. Il procuratore Maurizio Maria Cerrato, che coordina l’inchiesta, continuerà anche nei prossimi giorni a lavorare per accertare eventuali responsabilità.
Tre per ora sono gli iscritti nel registro degli indagati: Domenico Di Berardino, vicesindaco facente funzione di sindaco, il parroco di San Pelino, don Antonio Allegritti, e il dirigente comunale, l’architetto Antonio Ferretti. Si tratta di un atto dovuto a tutela degli stessi indagati. Ma non si esclude che l’elenco degli indagati possa essere ampliato ulteriormente nelle fasi successive delle indagini.
Tutta l’area dove si trova l’altalena è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Avezzano e con tutta probabilità sarà oggetto di sopralluoghi già a partire dalla prossima settimana. Potrebbe essere nominato anche un perito per esaminare l’altalena, artigianalmente costruita (la trave poggiava su due tronchi di pino tagliati e ormai fradici). La famiglia Prendi è rappresentata dagli avvocati Herbert Simone e Chiara Tozzoli. (e.b.)
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