Le modalità d’esame e le materie fanno discutere, il rettore: «Va cambiato il sistema di selezione»
CHIETI . Più del 50% dei candidati che hanno partecipato ai test dello scorso 6 settembre per entrare a Medicina e Odontoiatria non ha raggiunto la sufficienza. In particolare, sono stati 840 i candidati al camice bianco, ma il 53% non ha ottenuto il punteggio minimo per l’idoneità, mentre solo il 47% è riuscito ad avere un punteggio che supera i 20 punti.
Il dato risulta abbastanza in linea con quello della media nazionale. Si tratta comunque di un risultato peggiore rispetto agli anni passati, dovuto probabilmente agli effetti della didattica a distanza nelle scuole.
La pensa così il rettore dell’università d’Annunzio Sergio Caputi, secondo cui al di là dei risultati dell’ultimo test, «è l’intero meccanismo di selezione a dover essere riformato». Le domande delle prove di ammissione sono scelte a livello centrale e sono uguali per tutte le sedi universitarie. Quest’anno si è optato per inserirne meno di logica e cultura generale – negli anni scorsi veri e propri spauracchi per i candidati – dando più spazio ad altre materie che, però, in tanti hanno definito poco coerenti con il percorso di studio da affrontare. Il rettore fa l’esempio dei quiz di matematica inseriti nelle prove, sottolineando che né a Medicina e né a Odontoiatria è previsto un esame di matematica.
«Bisogna cambiare il sistema», sollecita Caputi, «si parla ormai da 20 anni della possibilità di fare un biennio comune su tutte le materie scientifiche. È arrivato il momento di voltare pagina». (a.i.)
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