La struttura fu donata al Comune dopo il sisma dai mantovani. Chiuso nel 2015, prevista la riapertura Il consigliere di opposizione Romano: gravissima mancanza di vigilanza, strutture lasciate a marcire
L’AQUILA. I vandali se la prendono con l’asilo nido “Ape Tau” di Coppito, simbolo della solidarietà che, da ogni dove, invase la città dell’Aquila all’indomani del terremoto. La scuola fu infatti donata dalla comunità di Mantova al Comune, per farne un servizio fondamentale per la cittadinanza colpita dal dramma del sisma. All’avanguardia sia per la struttura esterna e la sicurezza, sia per gli arredi interni al servizio dei bimbi, l’asilo all’interno del parco “Murata Gigotti” è chiuso dal 2015. All’inizio dell’anno, però, la giunta Biondi ha approvato l’atto di indirizzo per cercare privati interessati a gestirlo e riaprirlo. Ora i danni provocati da ignoti agli infissi e agli arredi interni.
«Un buon amministratore controlla tutte le sue proprietà»: così il consigliere comunale di opposizione Paolo Romano, capogruppo di “L’Aquila Nuova”, dando notizia delle condizioni della scuola. «Se si guarda attraverso i vetri dell’asilo comunale “Ape Tau” di Coppito, oramai chiuso dal 2015 per mancanza di personale, si capisce che l’abbandono di una struttura all’avanguardia costruita per i più piccini con una donazione post-sisma della comunità di 600mila euro, non ha solo tolto agli aquilani uno spazio prezioso, ma ha prodotto vandalismo. Gli arredi e i rivestimenti di ultima generazione sono stati tutti distrutti, mentre campeggia su una porta una scritta oscena che irride chi guarda». Poi ancora Romano, anche sul futuro del nido comunale di Coppito: «L’amministrazione ha recentemente bandito una manifestazione d’interesse per la gestione di “Ape Tau” in comodato d’uso gratuito, ma si dovrà ancora produrre bando e graduatoria per l’affidamento: i tempi sono lunghi. Sono ancora più lunghi se si pensa che si dovrà prima ripristinare lo stato nel quale versa la struttura; è gravissima la mancanza di vigilanza, quando sarebbe bastato un protocollo d’intesa con il vivace tessuto associazionistico del luogo per la cura e guardiania della proprietà».
Quindi l’affondo politico del consigliere comunale di opposizione, citando una frase comparsa su una porta interna dell’asilo nido: «Quella scritta sembra rivolta alla politica: non basta solo guardare, siamo la città che non programma neanche una scuola nel suo centro storico e che lascia marcire quelle d’avanguardia sorte nelle frazioni, frutto della solidarietà degli italiani».
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