PESCARA. Niente edifici residenziali e negozi sull’area di risulta ma un parco e la sede della Regione. «Non ci sarà una maggiore cementificazione e il parco centrale conserverà le dimensioni…
PESCARA. Niente edifici residenziali e negozi sull’area di risulta ma un parco e la sede della Regione. «Non ci sarà una maggiore cementificazione e il parco centrale conserverà le dimensioni previste». Lo afferma il consigliere Massimo Pastore, presidente della commissione Lavori pubblici. E Pastore annuncia: «Tra circa un mese inizieranno i lavori di bonifica dell’intera superficie interessata dal primo lotto».
Il consigliere spiega così il progetto di recupero del grande sito dell’ex tracciato ferroviario, destinato a cambiare il volto della città: «Il project financing per la riqualificazione delle aree di risulta non esiste più. E questo è il punto di partenza: lo ha decretato lo scarso interesse del privato a intervenire per la realizzazione di opere e infrastrutture di interesse pubblico, quindi non rispondendo al bando che a tale scopo era stato pubblicato. Qualsiasi narrazione confusa e strumentale esprime soltanto il contrario della verità e dell’interesse dei pescaresi e quindi, come centrodestra, difendiamo le nostre scelte che rivendichiamo con forza e con senso di responsabilità». Pastore spiega come si svolgeranno i lavori: «Oggi grazie a una normativa nazionale abbiamo individuato la possibilità di intervenire per lotti, viste le risorse su cui possiamo contare. Il primo lotto riguarderà tutta la parte che da Sud giunge fino al limitare dell’edificio dell’ex stazione ferroviaria. In questa area attualmente sono presenti circa 900 posti auto che saranno ricollocati nel silos sud; questo ci permetterà di realizzare la prima parte del parco centrale, proprio lì dove finora osserviamo questi 900 mezzi in sosta. Vi saranno inoltre la viabilità principale e il nuovo terminal bus. La nuova elaborazione ci permette di eliminare molti metri cubi di cemento previsti nel progetto originario: abbiamo infatti estrapolato i due immobili residenziali che avrebbero dovuto nascere nell’area ex Bingo e sul lato sud. Ma soprattutto ci consente di porre sotto il controllo pubblico la gestione dei parcheggi che in caso contrario avrebbe abbracciato tutto il centro cittadino e quindi le ztl. Sarà quindi il Comune a determinare complessivamente le scelte di mobilità e i costi per la sosta in linea con le tariffe minime possibili. Un concessionario avrebbe invece calcolato queste in base al piano di ammortamento dell’investimento che avrebbe dovuto garantire. Questo è ciò che conta». Il secondo lotto riguarderà la parte residua a nord est: «Lì dove era previsto l’edificio pubblico sorgerà la nuova sede della Regione in base al recente protocollo firmato con il Comune. È necessario dar seguito subito alla definizione delle procedure di questo primo lotto», dice Pastore, «è funzionale a tutte le scelte già effettuate in materia di mobilità intermodale e in sharing, di trasporto pubblico e di ammodernamento di Pescara che ha bisogno di guardare avanti».