AVEZZANO. Il caso dell’impianto irriguo del Fucino arriva in Senato, nel corso del question time del ministro all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida. A perorare la causa dell’opera fucense attesa da decenni è stato il senatore del Pd, Michele Fina, che, nel corso del suo intervento dai banchi dell’opposizione, si è detto «insoddisfatto» delle risposte fornite dal ministro sul tema degli impianti irrigui. «La precedente amministrazione regionale D’Alfonso ha stanziato 50 milioni per un sistema idrico nel Fucino, che la Regione Abruzzo ha preso e stornato. Adesso l’amministrazione Marsilio», tuona il senatore marsicano in aula, «chiede a questo governo le risorse che sono mancate. Finirà l’amministrazione Marsilio e quel problema non sarà stato risolto. Quando Fratelli d’Italia è al governo», ha chiosato Fina, «i problemi non si risolvono». Lollobrigida aveva parlato degli impianti irrigui in replica all’interrogazione presentata dal toscano Silvio Franceschelli (Pd): «La dispersione idrica», ha replicato il ministro FdI, «è un problema endemico del nostro Paese e interventi strategici finora non sono stati realizzati. È giunto il momento di affrontare questi problemi in un’ottica di medio-lungo termine, pianificando interventi strutturali e soluzioni di sistema e procedendo ad una significativa semplificazione amministrativa per alleggerire gli oneri burocratici». Per la realizzazione delle infrastrutture irrigue, Lollobrigida cita programmi di finanziamento, fondi europei e nazionali: «Questi fondi sono diretti a misure di intervento nella fase del trasporto dell’acqua irrigua e di efficientamento del servizio di irrigazione collettiva. Alle risorse già stanziate si aggiungono 520 milioni di euro dal Pnrr, per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua e per la digitalizzazione ed il monitoraggio delle reti». (l.p.)