I mezzi e gli operai erano già pronti, ma sono stati bloccati: serve l’autorizzazione della Regione Molise La pianta appartiene a una specie protetta. Il sindaco Monaco: pronti a spostarci per evitare problemi
ROSELLO. È sospeso, almeno per il momento, il taglio dell’abete bianco destinato a piazza San Pietro, a Roma, per le festività natalizie: bloccati i mezzi arrivati nell’abetaia di Monte Castel Barone, in provincia di Isernia tra Agnone e Rosello. Alessio Monaco, sindaco di Rosello, taglia corto: «Come da autorizzazioni in nostro possesso», afferma, «provvederemo regolarmente a fare il taglio dell’abete bianco dove consentito e dove autorizzato. In piazza San Pietro ci sarà un albero che rappresenterà la nostra comunità e tutto l’Abruzzo». A quanto pare, quindi, il taglio avverrà in Abruzzo e non in Molise, di fatto cambiando albero.
Monte Casal Barone è un’area molisana che si incunea nel territorio della nostra regione e, per evitare problemi burocratici, dovrebbe bastare “spostarsi” di poco. Ieri mattina era tutto pronto per il taglio: sono arrivati gli operai ed era arrivato anche il mezzo per il trasporto. Poi le motoseghe sono state spente. Il colonnello dei carabinieri forestali Gianluca Grossi, comandante provinciale di Isernia, ha reso noto che le amministrazioni comunali di Rosello e Agnone hanno chiesto la sospensione delle operazioni di taglio, in attesa delle autorizzazioni da parte della Regione Molise, poiché l’abete bianco è una specie sottoposta ai vincoli della direttiva Habitat Cee ed è in area Sic. Negli ultimi anni gli abeti donati al Vaticano, per le festività di Natale, sono arrivati da Trentino, Austria, Polonia e Pescopennataro (Molise). L’interesse mediatico sull’abete di Monte Castel Barone è stato innescato dal fotografo naturalista Dario Rapino che ha inviato, nei giorni scorsi, alla Regione Molise e ai carabinieri forestali di Isernia una Pec richiedendo in via di urgenza il sequestro dell’abete che doveva essere tagliato ieri. «Segnalo che un esemplare di abete bianco, alto circa 30 metri e con un’età stimabile in circa 200 anni, sito nell’abetaia di Monte Castel Barone, sarà nei prossimi giorni tagliato per essere donato, per iniziativa del comune di Rosello, alla Città del Vaticano in occasione delle festività natalizie», scrive nell’esposto Rapino, «dalle notizie apprese dalla stampa, le procedure autorizzative per il taglio sarebbero incerte e confuse». L’abete di Monte Casal Barone, al centro delle polemiche, era già stato identificato per il taglio industriale così come accaduto ad altre centinaia di abeti distanti un centinaio di metri. Proprio per questo l’albero era stato già “martellato”, cioè identificato con martello forestale per dimostrare che il taglio di quella pianta era stato autorizzato.
Oltre all’albero maestoso saranno trasportati in Vaticano 45 piccoli abeti con zolla, cresciuti e prelevati dai vivai regionali d’Abruzzo che, al termine del periodo natalizio, saranno ripiantati nella riserva naturale regionale Abetina di Rosello. Le autorizzazioni relative ai detti prelievi sono state rilasciate dalla Regione Abruzzo (servizio foreste e parchi) con un provvedimento dell’11 ottobre 2022 e dalla comunità montana Alto Molise con un provvedimento del 7 novembre scorso.