Il cantiere è stato aperto da tre anni ma l’intervento non è ancora finito, il caso arriva in commissione Convocati i responsabili tecnici dell’appalto. Il Pd: «Dobbiamo finalmente capire a che punto siamo»
MONTESILVANO. A che punto è l’installazione dei pannelli antirumore lungo il tracciato ferroviario di Montesilvano? Quando saranno completati i lavori? Sono queste le domande che si pongono molti residenti che vivono a ridosso dei binari e che, da decenni, sono costretti a fare i conti con il rumore del passaggio continuo dei convogli. L’installazione delle barriere fonoassorbenti è iniziata nell’estate del 2019 ma, a distanza di tre anni, diverse zone sono tuttora scoperte. Proprio per dare una risposta ai cittadini, come già fatto senza successo nell’autunno del 2021, la minoranza in consiglio comunale ha deciso di portare il tema sui banchi della commissione garanzia presieduta dal democratico Antonio Saccone. «I lavori sono iniziati da alcuni anni», ricorda il consigliere del Pd, «ma non abbiamo un’idea precisa su quanto sia stato fatto finora e quanto resti ancora da fare. Per conoscere lo stato dell’arte e il cronoprogramma dettagliato degli interventi, abbiamo convocato i responsabili di Ferrovie dello Stato che si occupano dei lavori a Montesilvano, gli ingegneri Chiara Di Gregorio e Alfonso Capaldo che speriamo possano darci qualche informazione in più».
Alla seduta della commissione, in programma questa mattina alle 12.30, è stato convocato anche l’assessore Paolo Cilli che in questi anni ha seguito l’iter dei lavori. Si tratta di interventi che si sviluppano per una lunghezza di circa 2,3 chilometri, a partire dal confine nord di Montesilvano fino a via Perlasca, poco dopo il cavalcavia all’altezza di via Verrotti. I lavori, della durata di quattro anni, prevedono l’installazione di pannelli, alti 4,5 metri, trasparenti in alcuni punti per conservare le visuali paesaggistiche, con particolare attenzione ai luoghi più meritevoli. Per la colorazione è stato scelto di utilizzare il verde acqua nel lato mare e il grigio-azzurro nel lato monte. L’investimento è di 21 milioni di euro e rientra nella programmazione del primo quadriennio del piano di risanamento acustico di Rfi, approvato nell’intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni nel 2004.
Intanto, sempre sul fronte dei pannelli antirumore, un grido d’allarme arriva da un residente della zona a ridosso del tracciato, all’altezza del supermercato Oasi: «Le nostre palazzine sono separate dai binari solo tramite dei blocchi di cemento posizionati alla buona dopo alcuni smottamenti del terreno», evidenzia. «Ma il terriccio che mantiene la ferrovia sta venendo giù pian piano con le piogge e la nostra paura è che qualche treno prima o poi possa deragliare. Già nel 2011 feci un primo appello, ma dopo 10 anni non è cambiato nulla, i pannelli antirumore non sono ancora arrivati e la situazione peggiora ogni giorno di più».