CHIETI- Un giovane chef di Orsogna, Mario Ferrari, è morto a New York dopo essere precipitato da una scala antincendio. Si è trattato di una caduta accidentale all’uscita dal lavoro secondo quanto emerge dagli accertamenti.
Il giovane si era trasferito da poco negli Stati Uniti e lì era riuscito a coronare il sogno di emergere nella sua professione. Infatti, come riferisce il Centro, era diventato capo cuoco in una catena di ristoranti tra le più importanti negli Usa e che è gestita dalla famiglia Cipriani di chiare origini italiane. Una tragedia che tocca anche Lanciano, dove il giovane ha frequentato l’istituto superiore Fermi.
La madre Silvana Tiberti, ha postato su facebook una lettera toccante nella quale rievoca i traguardi realizzati dal figlio, ma anche il destino crudele che ha annientato i suoi sogni e sconvolto la famiglia. Eccone una stralcio:
“L’altro ieri si sono infranti tutti i nostri sogni. Con un messaggio scritto, mi hanno detto che non c’eri più… Eri andato via per sempre. Non è possibile tutto questo, proprio un mese fa sei tornato qui da noi per cinque giorni, perché i tuoi documenti erano pronti per una nuova avventura… Invece no, il Signore ha voluto che tornassi solo per riabbracciare la tua famiglia e i tuoi amici, che per te erano tutti come fratelli… Però quegli occhi sorridenti, quel tuo sorriso sulle labbra e quell’aria di chi non chiedeva molto alla vita ma trasformava quella felicità all’infinito, non andranno mai via dal mio cuore e dalla mia mente”.
“Io, fiera di tutto questo, ti ho lasciato andare verso la vita che tu desideravi… Però ora mi chiedo cosa mai avessi fatto di male io, cosa mai avessi fatto di male tu, cosa mai avessimo fatto di male tutti noi… Non ho mai trovato una risposta, perché la risposta giusta non c’è… “Succede”. Succede che l’altro giorno hai deciso di salutarci senza avvisare nessuno. Succede, è successo, succederà a tutti, ma nessuno è mai pronto, siamo impreparati di fronte alla morte: sì, perché questo è il suo nome, e tutti cerchiamo di affrontarla come meglio possiamo. Non accetterò mai che non ci sei più, non mi arrenderò mai dinanzi a quello che è successo. Posso soltanto abituarmici con te nel cuore, con il tuo sorriso stampato sulla mia pelle e i tuoi occhi grandi a mostrarmi la strada che devo percorrere…”
“Ciao, figlio mio. Sappi che che un giorno ci rivedremo e non ti lascerò più scappare da me… Ti lascio in buone mani vicino al tuo papa”. I funerali si svolgeranno a Orsogna in una data da fissare.
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